Mini Transat. Peccato, si ferma Alberto Bona

Mini Transat. Peccato, si ferma Alberto Bona

MINI TRANSAT – Partita il 31 ottobre scorso dal porto di Arrecife (Lanzarote), la seconda tappa della Mini Transat vedrà il suo arrivo, dopo 2764 miglia, a Point-à-Pitre (Guadeloupe).

Giunta al quinto giorno, la regata in solitario sui Mini 6.50 non porta buone notizie per il nostro tricolore. A Sao Vicente, termina infatti l’avventura del nostro Alberto Bona. Il suo mini 756 Onlinesim (proto) è ormai fermo sulle coste di Capo Verde. A fermare il ventottenne torinese è stata una ferita a una mano che non gli ha più permesso di manovrare in sicurezza la propria barca. Non è ancora chiaro come possa essere accaduto ed è un vero peccato che Alberto non possa continuare questa avventura. Per lui un quinto posto nei serie nel 2013 che, per questa volta, non potrà essere migliorato.

GLI ALTRI ITALIANI – Tra i Proto, dopo il ritiro di Alberto Bona, rimane in gara il solo Michele Zambelli a rappresentare l’Italia. Il campione italiano classe Mini 650 Proto 2014, ora con il suo 788 Illumia, è attualmente sesto a circa 50 miglia dal primo Clément Bouyssou che precede Alex Trehin, primo inseguitore a circa 2 miglia.

Tra i Serie, Roland Ventura (523-Fondation Planiol) è nel mezzo della flotta, al 13° posto a circa 110 miglia dal primo, il trentaquattrenne francese Ian Lipinski a bordo del suo 866-Entreprise(s) innovante(s).

Più attardato, Andrea Fornaro (857-Sidéral) alla sua prima partecipazione a questa regata in solitario su un Mini 6.50 di classe serie. Al momento occupa la 18^ posizione, distante circa 136 miglia dal francese.

Solo 36° Federico Cuciuc che, con un ritardo di 300 miglia, paga la scelta di passare molto più a nord di tutti gli altri concorrenti.

 

 

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