Volvo Ocean Race: gara di nervi nell’Oceano Indiano

Volvo Ocean Race: gara di nervi nell’Oceano Indiano

La leg 2 della Volvo Ocean Race procede nell’Oceano Indiano, incontrando condizioni davvero difficili per i sei team in gara. La variabilità è stata la caratteristica saliente di questi ultimi giorni, con un vento mai costante come direzione e intensità, al quale nelle ultime 12 ore si è aggiunta anche la pioggia. Vita dura quindi per gli uomini a bordo, in condizioni che mettono a dura prova i nervi e la pazienza.

Il vento oscilla come direzione e passa da 2-3 nodi sino a 25, costringendo gli uomini a bordo a continui e sfiancanti cambi di vele. Leader momentaneo della corsa è Camper Emirates Team New Zealand, ma fare delle considerazioni su questo primato è davvero superfluo talmente esiguo è il vantaggio dei neozelandesi, tallonati a un miglio da Puma. Il distacco tra il leader e l’ultima barca, attualmente Groupama, si è ridotto a poco più di 100 miglia, un margine assolutamente recuperabile in poche ore. Proprio i francesi sono quelli che hanno fatto la scelta più estrema, dirigendosi decisamente a sud, strategia che fin’ ora non ha pagato ma è comunque da valutare a lungo termine.

In condizioni così difficili, a spuntarla sarà chi prima di tutto riesce a tenere i nervi saldi, insistendo sul minimo refolo di vento, in cerca dell’aria giusta per piazzare l’allungo.

 

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