
Mentre il mondo della vela internazionale ha gli occhi puntati sulla Volvo Ocean Race, c’è chi sta portando avanti in Oceano Atlantico un grande sogno. Quella che vi raccontiamo è la storia di Hip Eco Blue, il Class 40 con a bordo Tommaso Stella e Andrea Fantini, che sta partecipando alla durissima Transat Jacques Vabre, la regata oceanica in coppia da Le Havre a Puerto Limon, Costarica.
Hip Eco Blue nasce dal progetto di un gruppo di aziende – Studio Energia, Elektronorm, Trasfor, Telmotor e Friem – che si occupano di energie alternative eco-sostenibili. L’idea è stata quella di affidare alla vela la promozione della loro filosofia energetica, trovando nello skipper ferrarese Andrea Fantini la persona giusta per la realizzazione di questo progetto. Prende il via così l’idea di partecipare prima alle regate importanti del Mediterraneo, come la RomaX2, poi di lanciare il sogno delle sfide oceaniche. Quale sport poteva essere meglio della vela, per la promozione di un modello di consumo energetico sostenibile e alternativo a quello della grande globalizzazione?
Ѐ così che Hip Eco Blue decide di partecipare alla Transat Jacques Vabre, terreno di conquista dei navigatori francesi, affiancando ad Andrea Fantini il co-skipper Tommaso Stella. L’edizione di quest’anno della regata si sta rivelando particolarmente dura per tutti i partecipanti: sono molti purtroppo i ritiri dovuti al maltempo, ma i due ragazzi italiani stanno dimostrando grande grinta e voglia di combattere per portare a termine l’impresa. Attualmente Hip Eco Blue si trova in ottava posizione nella categoria dei Class 40: dopo un avvio difficoltoso, i due navigatori negli ultimi giorni stanno risalendo costantemente la classifica, recuperando miglia su miglia ad avversari molto più esperti. Il duo Fantini-Stella è posizionato attualmente a nordovest delle Canarie, in una zona dove nelle ultime ore è arrivata l’ennesima bassa pressione. Il loro Class 40 sta navigando di bolina, che non è l’andatura prediletta di questa barca, con un vento che ha soffiato anche fino a 40 nodi. A parte la rottura di una drizza e una navigazione un po’ tribolata, i due skipper si stanno difendendo egregiamente dal meteo impegnativo, e in Italia inizia a diffondersi la voce di questa grande avventura. Nelle prossime ore è probabile che Hip Eco Blue potrà godersi un po’ di riposo, dato l’arrivo di un graduale miglioramento delle condizioni meteo-marine.
Vale qui la stessa considerazione fatta per i velisti italiani che sono stati impegnati nella Transat 6.50: se la Federazione Italiana Vela prestasse più attenzione, oltre che al mondo dei campioncini dei circoli, anche ai tanti bravi atleti impegnati nella vela d’altura, si potrebbe dare loro il giusto risalto e un aiuto in più per portare avanti delle imprese che tengono alto il nome della vela italiana. Buon Vento ragazzi, siamo con voi.
Per la foto si ringrazia Veronica Zanirato dell’ufficio stampa di Hip Eco Blue