E’ terminato il primo bando del Progetto Fari, un’iniziativa di grandissima rilevanza storico e paesaggistica, lanciata lo scorso giugno e presentata al Salone Nautico di Genova. A quanto emerge dai primi dati, sono ben 39 i progetti papabili per il recupero e il riuso di queste strutture di grande valore artistico.
A breve prenderà il via il secondo step del Progetto Fari: due commissioni procederanno in seduta pubblica all’apertura dei progetti e verificheranno la correttezza formale della documentazione presentata dai partecipanti. Le proposte idonee saranno valutate secondo il criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa”. Altri elementi rilevanti riguarderanno le soluzioni di recupero del faro, la manutenzione, la fruibilità pubblica, il contributo allo sviluppo locale sostenibile e la possibilità di creare un network tra più strutture, attraverso una rete di servizi e attività condivise. Le proposte progettuali dovranno essere coerenti con gli indirizzi e le linee guida del Progetto Fari.
Ora, ecco l’elenco delle trentanove offerte nel dettaglio: tre offerte per il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), sei per il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), quattro per il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), tre per il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), sette per il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), sei per il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia(NA), tre per il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG). Per le strutture gestite dal Ministero della Difesa, ci sono due offerte per il Faro Punta del Fenaio e per il Faro di Capel Rosso sull’Isola del Giglio (GR), tre per il Faro Formiche di Grosseto e nessuna offerta per il Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR).
A breve seguiranno nuovi aggiornamenti riguardo a questa iniziativa di valorizzazione di strutture di grande pregio storico e paesaggistico.
Foto: www.agenziademanio.it, www.giglionews.it
Paolo Bellosta