Un uomo e il suo sogno, la storia di Donald Crowhurst

Un uomo e il suo sogno, la storia di Donald Crowhurst

Donald Crowhurst,questo nome forse a molti non dice niente,a pochi dice molto.
Racconto in breve chi e’ questo personaggio nel mondo della vela,dalla nascita alla sua eroica avventura.
Donald C. nato a Ghaziabad in India nel 1932 , cresciuto in una casa bellissima piena di animali,ma con un,infanzia solitaria,sua madre e suo padre decisero di trasferirsi in Inghilterra pensando di fare fortuna,ma scoprirono che quell’ambiente non gli piaceva, avevano pochi soldi e rimasero li ma in breve tempo diventarono poveri,suo padre morì, lui aveva solo 15 anni. All’età di 35 anni aveva una bellissima famiglia formata da quattro figli e la moglie,aveva un negozio che vendeva accessori elettronici per la nautica ma le cose non andavano bene,e per questo decise di partecipare nel 1968 alla Golden Globe , il giro del mondo in barca a vela in solitario.
La sua avventura,il suo sogno si avverò, trovando un finanziatore per la costruzione della barca, un trimarano. C’erano in palio 5000 sterline per la barca più veloce.
Partì con non poche difficoltà il 31 ottobre del 1968,ma dopo poco , circa due settimane, la sua barca imbarcava acqua,se la cavò con qualche secchio ma la situazione peggiorava e si dovette fermare in Brasile per alcune riparazioni,anche se non poteva farlo. Riprese il largo,ma a questo punto era rimasto indietro e cominciò a fare un falso diario di bordo,oltre a quello ufficiale, non poteva ritirarsi,non poteva dire che era in un posto invece che di un altro,dopo mesi di navigazione il 29 giugno del 1969 interruppe il segnale radio e scrisse le ultime annotazioni sul diario di bordo.

Il suo trimarano, il Teignmouth Electron, fu trovato abbandonato alla deriva al largo delle Isole Bermuda il successivo 10 luglio. L’imbarcazione è stata poi trainata in Giamaica e successivamente abbandonata su una spiaggia dell’isola di Cayman Brac dove ancora adesso giace..
L’uomo e il suo sogno…..un uomo che ha intrapreso un’avventura più grossa di lui. Di lui rimane il coraggio,e personalmente piace ricordarlo guardando il suo documentario almeno 2 volte all’anno.
Ciao Donald Crowhurst.

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