
L’allarme relativo alla barca a vela affondata a Pescara ha fatto subito notizia. Parliamo dell’unità Faliska, un’imbarcazione di 12 metri di lunghezza, che portava a bordo 4 persone: le operazioni di salvataggio si sono concluse nel migliore dei modi. Nel tratto di mare antistante il porto turistico Marina di Pescara, sono prontamente intervenuti gli uomini della direzione Marittima Abruzzo-Molise.
La collisione è avvenuta a circa dodici metri dalla costa, l’unità, dopo aver subito una falla irreparabile che ne ha compromesso la stabilità, ha iniziato a imbarcare acqua affondando nel giro di 5 minuti. Queste le prime notizie riguardo alla barca a vela affondata a Pescara.
La seconda imbarcazione interessata dalla collisione è riuscita a prestare i primi soccorsi, i danni in questo caso sono stati esigui. Si tratta di un natante modello Beneteau di 7,5 metri di lunghezza. Fra i protagonisti di questa vicenda anche un gommone presente nelle vicinanze che ha collaborato in maniera attiva: è riuscito a soccorrere un occupante dell’unità affondata.
La sala operativa della Capitaneria di porto di Pescara è stata prontamente allertata, così da poter disporre immediatamente l’uscita della motovedetta CP 828 che, giunta sul posto, è riuscita a trarre in salvo il quarto membro dell’equipaggio. Parliamo di un uomo di 62 anni, comandante e armatore dell’unità, e una quinta persona (occupante del natante a vela più piccolo) che aveva cercato di prestare a sua volta assistenza al 62enne, salendo a bordo di una zattera di salvataggio.
Tutti gli occupanti della barca a vela affondata a Pescara sono stati tratti i salvo.
I resti della Faliska sono attualmente sul fondale marino, a una profondità di 10 metri. La zona è stato segnalata dalla Guardia Costiera con un gavitello di colore giallo dotato di luce notturna, in attesa che l’imbarcazione venga rimossa in maniera definitiva.
Per assicurare maggiore sicurezza, la Capitaneria di porto ha emesso un apposito avviso ai naviganti.
Foto: www.iltempo.it
Paolo Bellosta