
Con un colpo di rendi il defender ha annullato il primo match point a disposizione di Team New Zealand, battendo in kiwi di oltre 30″ i race 12 con il punteggio fissato adesso sull’8 a 2. Le vittoria di Oracle nell’America’s Cup match sono state quattro, i due punti di penalizzazione adesso pesano veramente.
Dopo la vittoria perfetta in race 11 James Spithill si presenta aggressivo in partenza e, complice un’incertezza di Dean Barcker, prende il sottovendo ai neozelandesi e chiude subito la partenza. Da quel momento tattica sopraffina di Ben Ainslie e grande velocità di Oracle in bolina con il cat americano in full foiling oltre i 30 nodi. Emirates Team New Zealand ha ancora 6 match poitn a disposizione per fare sua l’America’s Cup
Incredibile lo spettacolo anche nella precedente race 10, vinta da Emirates Team New Zealand per una manciata di secondi: l’ultima poppa con vento forte è stata corsa quasi tutta a oltre 40 nodi di velocità dai due AC 72 separati da poche decine di metri di distacco. Uno spettacolo totale, se solo fosse stato accessibile a molti più team.
La resa dei conti finale però è sempre più vicina: se Team New Zealand vince le due regate in programma stasera fa sula la Coppa, a Oracle Team USA serve
una vera impresa per pensare alla rimonta. Ottimo comunque l’innesto di Ben Ainslie al posto di Kostecki alla tattica, come estremamente positivo è stato l’approccio di James Spithill nella partenza di race 9.
Il timoniere di Oracle si conferma molto aggressivo nel pre start, e ha messo più volte in difficoltà Dean Barcker, il quale dal canto suo sembra iniziare a soffrire la pressione. Riuscira lo skipper kiwi a conservare il sangue freddo, tenere compatto il suo team, e strappare l’America’s Cup agli americani?