America’s Cup: Oracle all’assalto, New Zealand trema

America’s Cup: Oracle all’assalto, New Zealand trema

Nella Baia di San Francisco sta accadendo l’incredibile in quest’atto finale dell’America’s Cup: il defender Oracle Team USA sta rispondendo al parziale di 8-1 di Team New Zealand, annullando già quattro dei match point a disposizione per i kiwi. La situazione è quindi di 8-5, che sarebbe 8-7 senza la penalizzazione di Oracle, con l’America’s Cup tornata quanto mai in bilico.

Sembra incredibile pensare che solo due giorni fa Team New Zealand sia arrivato ad appena 1200 metri dall’America’s Cup, nel momento in cui è scoccato il tempo limite della regata dominata nettamente dai kiwi. Una beffa che Dean Barker sta pagando sicuramente a livello psicologico, ma anche il tattico Ray Davies sembra avere accusato il colpo perdendo lucidità nelle sue scelte. E’ molto probabile a questo punto che su New Zealand torni a bordo Grant Dalton, 56 anni e non sentirli, la sua esperienza sembra indispensabile per tranquillizzare Barker e portare fiducia a tutto l’equipaggio in un momento così delicato.

Su Oracle Ben Ainslie e Tom Slingsby fanno i fenomeni, quindi sono semplicemente se stessi, guidano James Spithill con una tattica perfetta e portando Team USA  a tre vittorie di fila. L’AC 72 di Oracle ha poi avuto una curva di miglioramento notevole nell’ultima settimana, toccando picchi di velocità superiori ai 32 nodi in bolina, con un upwind full foiling mai visto prima in questa Coppa, neanche dai maestri kiwi. James Spithill, raggiante, ha infatti dichiarato: “Ogni notte il nostro shore time fa un lavoro importantissimo, stiamo migliorando molto”, ciò significa che alla base USA non si chiude mai occhio e ogni notte, con piccole modifiche sull’aereodinamica dell’ala e l’efficienza delle derive, la barca migliora le sue prestazioni.

L’America’s Cup, che aveva già un volo prenotato sulla Nuova Zeland, sembra ancora indecisa su dove passare i prossimi quattro anni: l’inerzia potrebbe portare Oracle a pareggiare i conti, con una drammatica regata secca finale finale per stabilire chi sarà il vincitore. Riuscirà Dean Barker a gestire la pressione e entrare nella storia?

 

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