Svanisce in una calda giornata di luglio il sogno di Pietro Sibello di partecipare, in coppia con il fratello Gianfranco, alle olimpiadi di Londra nella classe 49er: il Comitato Arbitrale dello Sport di Losanna ha respinto il ricorso del timoniere italiano per incompetenza, in quanto il CONI non ne ha accettato la giurisdizione.
Ci dispiace per Pietro, che è assolutamente uno dei migliori velisti azzurri, e ci dispiace per questa storia che penalizza la vela italiana. Il velista alassino aveva portato una corposa documentazione medica prodotta da vari specialisti del settore, che provava l’assenza di rischio circa una recidiva dell’angioma al cervello che aveva costretto Pietro ad abbandonare la vela agonistica per alcuni mesi. Tale documentazione non è nemmeno stata presa in considerazione a Losanna, data l’incompetenza giuridica dell’istituzione. Ci troviamo nella paradossale situazione di un atleta che, dopo la sua malattia, è tornato in acqua per partecipare ai mondiale di classe in Croazia qualificando l’Italia per Londra, ma non potrà andare a giocarsi le olimpiadi che si è guadagnato con anni di duro lavoro. Il parere negativo del CONI circa l’idoneità atletica resta vincolante e impedirà a Pietro Sibello di giocarsi le sue chance tra circa un mese nelle acque britanniche, dove i fratelli sarebbero arrivati di fatto come uno degli equipaggi favoriti per una medaglia.
Il timone del 49er azzurro passa adesso nella mani di Giuseppe Angilella, palermitano classe ’84, ottimo velista, che dovrà affiancare Gianfranco in questa difficile situazione. Niente è ancora perso, e Angilella può sicuramente portare in alto la barca italiana, ma resta l’enorme dispiacere di questa storia che ha tagliato fuori dai giochi uno dei nostri migliori velisti.