La partenza è una delle fasi più importanti di una regata; così fondamentale che in certi casi questo delicato compito, soprattutto nei team di professionisti, viene affidato a timonieri specializzati.
Anche per tutti gli appassionati che desiderano affacciarsi al mondo delle regate a livello amatoriale, conoscere qualche accorgimento per una buona partenza può riservare piacevoli soddisfazioni.Le regate a bastone sono l’allenamento migliore per un equipaggio che vuole migliorare questa fase, grazie alla possibilità di affrontare linee di partenza strette e spesso molto affollate.
E’ indispensabile precisare, prima di affrontare l’argomento,che per fare una buona partenza occorre conoscere alla perfezione i segnali che vengono esposti sulla barca del comitato di gara. Basta acquistare un comunissimo regolamento di regata per approfondire questo argomento molto importante.
Detto ciò, per fare una buona partenza prima di tutto occorre una buona osservazione. Il tattico, o chi per lui, prima dello start osserverà con attenzione il vento sul campo, cercando di notare le zone più scure, con più aria, da quelle interessate dai buchi di vento. Occorrerà quindi valutare che tipi di oscillazione fa il vento lungo il primo lato della regata, che nei bastoni è di bolina, per capire su che lato della linea partire.Normalmente si cerca di stabilire il “lato buono” provando a fare una breve bolina prima della partenza al fine di individuare da che parte “salta” il vento. Se la tendenza è quella i girare a destra, cercheremo di partire dalla parte della barca comitato, così da poter anche avere diritto di rotta ai primi incroci. Viceversa opteremo per la partenza in boa, ricordandosi però che non appena effettueremo la virata tutte le barche provenienti da destra avranno precedenza sulla nostra.
A questo punto la giuria da il segnale dei cinque minuti e tutte le barche iniziano a cercare la propria posizione, più vicino possibile allo start ma senza tagliare la linea in anticipo. Si tratta di una fase convulsa, dove bisogna stare vigili per evitare le possibili collisioni. Il timoniere deve avere la sensibilità necessaria per capire in anticipo le reazioni della barca: sentire l’abbrivio e avere sempre il controllo del mezzo. Non è facile tagliare la line di partenza con precisione sul segnale del via: diciamo che un’ottima partenza è quella a un massimo di 5 secondi dallo start.
A quel punto se siamo riusciti a partire bene avremmo quei pochi metri di vantaggio che ci consentiranno di agganciare prima dei nostri avversari “l’aria pulita”, ovvero quella libera dai “rifiuti” prodotti dalle vele della altre barche. Se al contrario siamo partiti in ritardo il nostro vento sarà instabile e perturbato dalla “copertura” degli avversari. Il consiglio è quello di avere in questo caso molta pazienza, cercando il momento buono per liberarsi dai rifiuti, promettendosi di partire meglio alla prossima regata.
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