
Quello che è successo a Perth al Mondiale ISAF, nelle ultime due regate di qualificazione della classe Finn prima della Medal Race, ha dell’incredibile. Il protagonista è il velista inglese Ben Ainslie, uno dei migliori velisti al mondo, tre volte medaglia olimpica e tre volte velista ISAF dell’anno.
Nella penultima regata di qualificazione Ainslie, saldamente al comando della classifica provvisoria e leader incontrastato del Mondiale, stava battagliando con l’olandese Jan Potsma ormai a breve distanza dall’arrivo. Un gommone dei media, posizionato colpevolmente troppo vicino al campo di regata, danneggia con un’onda il fuoriclasse inglese che grida e chiede invano spazio. L’olandese vince la regata mentre Ben Ainslie la perde per pochi metri a causa dell’interferenza.
A quel punto il britannico perde letteralmente le staffe: si tuffa in acqua abbandonando il suo Finn e sale a bordo del gommone dove ne dice di tutti i colori ai reporter, con atteggiamento piuttosto minaccioso. Poi si rituffa in acqua per disputare l’ultima prova ma, avendo completamente perso la testa, viene squalificato per doppia partenza anticipata. Nonostante tutto Ainslie sarebbe ancora in testa alla classifica e quindi qualificato di diritto alla Medal Race, la regata finale che assegna il titolo iridato. Il condizionale è d’obbligo, perché a questo punto interviene la giuria internazionale, che apre una protesta ufficiale a carico di Ainslie, reo di comportamento antisportivo e quindi punibile con la severissima regola 69: quella che prevede la squalifica da una regata senza la possibilità di scartarla. La protesta, nonostante le scuse di Ainslie e l’ammissione di colpevolezza da parte dei reporter, viene confermata e l’inglese è così eliminato dalla regata finale. La medaglia d’oro va quindi all’altro atleta britannico Scott, ma una conseguenza ancora più grave rischia di essere dietro l’angolo per Ben Ainslie.
Se la giuria internazionale osserverà fino in fondo il regolamento della 69, il fuoriclasse verrà addirittura escluso dalla Olimpiadi di Londra, competizione che lo vede come super favorito per la vittoria finale. Incredibile a credersi, ma tremendamente reale.