Crociere d’inverno: perché no?

Crociere d’inverno: perché no?
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A Settembre il crocierista lava le cime dopo la stagione estiva e si prepara all’arrivo dell’autunno. Ad ottobre, riluttante, si concede qualche uscita in giornata quando il tempo lo permette. A novembre, il velista si rassegna all’idea che dovrà aspettare diversi mesi prima di potersi godere la barca con il sole in fronte e le braccia scoperte, e che solo i veri duri sfideranno le temperature più rigide per poter cavalcare qualche onda.
Quest’anno, un insolito autunno ci sorprende con temperature primaverili. Ci affidiamo al cotone e non ad un più novembrino pile, ci sembra quasi che l’inverno quest’anno ci abbia graziati e che sia già tempo di prepararsi a mollare gli ormeggi per la prima gita fuori porta pasquale. SI percepisce nell’aria una certa euforia.
Perché allora non approfittare di questo inaspettato entusiasmo e organizzare una crociera in barca a vela, invernale? Una crociera dai ritmi rallentati, scandita dalla meteorologia incerta, che sappiamo potrà costringerci in porto un giorno più del previsto; che vedrà forse poco sole e tanto vento, poca crema solare e tante zuppe calde. Ma sicuramente pochissimi turisti.
Alcune mete decisamente impegnative per distanze e costi avranno bisogno di una pianificazione dettagliata e puntuale: come non pensare al mar dei Caraibi, all Kenya, o a Capo Nord per i più impavidi.
Abbiamo però voluto pensare a mete più vicine a casa, che permettano di concedersi week end fuori porta o vacanze natalizie galleggianti.
Il nostro Mediterraneo è fortunatamente caratterizzato da venti poco forti, soprattutto nei mesi estivi, perfetti per spostamenti di lungo raggio o crociere di tutto relax. Se però per l’organizzazione di una crociera estiva non possiamo non tenere conto dell’intensità dei venti, a maggior ragione dovremo prestarvi particolare attenzione quando è di una crociera invernale che parliamo. La forza dei venti nei mesi più freddi nel Mediterraneo si attesta generalmente sugli 8nodi di media: non sono venti di burrasca ma neanche venti deboli da prendere sottogamba.
L’Isola d’Elba a questo proposito potrebbe essere una meta da tenere in conto per due ragioni: i venti estivi, che hanno fatto dell’isola toscana meta di windsurf, da ottobre a marzo registrano basse intensità e temperature discrete per il mese di novembre. Inoltre, non dimentichiamo l’importanza di arrivare in un porticciolo vuoto o popolato da soli pescatori e locali, libero finalmente da orde di barche charter spesso non particolarmente sensibili al tema dell’ambiente o dell’inquinamento (anche acustico!).
Parlando di mete che d’inverno sono più godibili perché libere dalla calca turistica estiva, Taormina è la seconda destinazione a cui abbiamo pensato. Molto più a sud, gode di temperature invernali decisamente miti. Se però temperature così alte sembrano togliervi il gusto dell’avventura, potreste scegliere di approdarvi solo dopo un rocambolesco attraversamento dello stretto di Messina. La fatica verrà comunque ripagata una volta giunti a destinazione, dove potrete godere delle gioie della crociera, regalandovi una passeggiata sulla gradea, la gradinata della città, senza dover sgomitare per passare e potervi godere invece il sole che tramonta sulle vostre vele.
Ultima proposta per questa fuga d’inverno, una meta mediterranea al confine con l’Oriente: Istanbul. Nonostante si trovi alla stessa latitudine di Napoli, la città presenta un microclima tutto suo. Se infatti d’estate il clima è tendenzialmente imprevedibile, con temperature minime sopra gli standard europei e tassi di umiditàimportanti, d’inverno la situazione è più favorevole al nostro crocierista fuori stagione. Resterà infatti sorpreso nel trovare un’inverno romanticamente malinconico, mite rispetto al resto d’Europa: sì, dalle precipitazioni frequenti, ma compensate dall’insolita quiete che avvolge una città che conta più di 15milioni di abitanti. Un’ottima occasione per chiudere il tambugio e godersi un chai affacciati sul Bosforo.

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