Volvo Ocean Race: sarà arrivo al fotofinish tra Puma e Telefonica – le news da Camper e Abu Dhabi

Volvo Ocean Race: sarà arrivo al fotofinish tra Puma e Telefonica – le news da Camper e Abu Dhabi

Un finale pazzesco per un leg 5 da brivido: si deciderà al fotofinish l’arrivo della quinta tappa della Volvo Ocean Race, da Auckland a Itajai, la tappa che ha fatto letteralmente a pezzi la flotta dei VOR70.

Il tracking della regata racconta che Iker Martinez e i suoi ragazzi stanno spingendo Telefonica oltre il limite, dopo che la riparazione a Capo Horn è andata a buon fine, e per tutta la giornata di ieri ha navigato a largo dalla costa brasiliana tenendo una velocità costantemente superiore ai 24-25 nodi, roba da matti. Dopo il pit-stop a Capo Horn per riparare la delaminazione gli iberici sembravano tagliati fuori dalla vittoria finale, ma le performance di Telefonica negli ultimi quattro giorni, con la struttura dello scafo al sicuro, sono state davvero impressionanti. In questo momento, quando mancano poco più di 100 miglia al traguardo, Puma conserva un margine ridottissimo di appena 5,9 miglia  e gli iberici arrivano a tutto gas alle spalle. L’arrivo dei due è previsto nel tardo pomeriggio.

 

Nel frattempo sono arrivate notizie da Camper e Abu Dhabi attualmente a Puerto Montt, riportate dall’autorevole testata farevela.net che è in contatto con Stefano Beltrando di QI Composites, colui che ha riparato Telefonica a Capo Horn e adesso è volato più a nord per mettere a posto gli altri due. Il bollettino è abbastanza pesante:

Camper “Danni a una paratia e due longitudinali a prua. Lavoro complesso perché richiede più cicli di cottura e l’inserimento di pezzi prefabbricati in Nuova Zelanda. Neil Cox sta facendo un ottimo lavoro. Sono stati spediti qui due container officina e sei boatbuilder. Stanno lavorando 24 ore su 24. Fine dei lavori prevista per venerdì notte dopo di che Camper riprenderà il mare per doppiare Capo Horn e concludere la tappa”.

Abu Dhabi “C’è stato un core crack (rottura dell’anima tra le due pelli di carbonio) per 3,5 metri di lunghezza sul fianco sinistro e basta. Il resto è OK. Non si sono fidati ad andare a Capo Horn a riparare perché avevano paura di affondare. Cosa peraltro possibile nel momento in cui la flessione del pannello arriva al punto di fratturare le pelli. La riparazione non è difficile ma è tirata con i tempi perché la partenza della nave è stata posticipata a sabato causa meteo”.

Leggere l’espressione “paura di affondare” da le dimensioni della difficoltà di questa tappa, ma al tempo stesso fa avanzare ulteriori perplessità sulla costruzione di questi mostri del mare. Fortuna che questa lunga e massacrante leg5 sta per finire.

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