Mondiali in Malesia, una delusione in tutti i sensi

Mondiali in Malesia, una delusione in tutti i sensi

L’Italia chiude i Mondiali in Malesia con pochi buoni piazzamenti e col dodicesimo posto assoluto nella classifica per Nazioni. Una edizione che verrà ricordata soprattutto per l’assurda esclusione degli atleti israeliani Yoav Omer e Noy Drihan detentori dei titoli mondiali giovanili RS:X.

Vicenda che fa riflettere come, se non ancor di più, il mancato intervento da chi avrebbe dovuto evitare questa ingiustizia e che non può che far puntare i riflettori sull’operato di Carlo Croce, presidente della World Sailing (ISAF).

I Mondiali in Malesia si sono volti sullo specchio d’acqua di Langkawi, con la partecipazione di 425 atleti provenienti da 75 nazioni. Gli italiani hanno partecipato alle gare del Mondiale in Malesia con una squadra che non ha brillato per come avrebbe voluto Alessandra Sensini, direttore tecnico e responsabile della spedizione azzurra dei giovani.

Nel disastro generale, si segnala il quarto posto di Gianluigi Ugolini e Marina Guibilei nella classe SL16. Dopo quindici prove, i due azzurrini si sono fermati ai piedi del podio, non sono riusciti a migliorare il quarto posto giungendo a quota 50, a sole dieci lunghezze dal bronzo.

Alla fine, la medaglia d’oro ai Mondiali in Malesia è andata ai francesi Luis Flament e e Charles Dorange che hanno avuto la meglio sugli australiani Shaun Connor e Sophie Renhoe.

Foto: ladigetto.it

 

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