Tecnica e materiali: Dyneema più tenace dell’acciaio? Perchè no

Tecnica e materiali: Dyneema più tenace dell’acciaio? Perchè no

Qualcuno inizialmente storceva il naso, ma l’uso delle fibre tessili in barca a vela ha ormai aperto scenari impensabili fino ad appena dieci anni fa. Esistono in commercio svariati tipi di materiali in grado di ottenere performance uguali o superiori a quelle dell’acciaio ma con tanta leggerezza in più in termini di peso e maggiore garanzia di durata. Stiamo parlando per esempio del Dyneema, fibra prodotta dall’olandese DSM Dyneema.

 

Si tratta di un polietilene, un polimero sintetico, che si caratterizza per un’eccezionale tenuta all’abrasione e per una tenacia all’allungamento fuori dal comune: una delle aziende leader nel settore, la Gottifredi Maffioli, assicura una tenuta dieci volte superiore a quella dell’acciaio. In pratica potrebbe essere utilizzato anche per le sartie delle barche date le sue caratteristiche. Una delle sue peculiarità, grazie alla quale è molto ricercato per essere impiegato sulle barche da regata, è la sua leggerezza, che unito alla capacità di resistere all’allungamento ne fanno il materiale adatto da affiancare a un buon gioco di vele. La durata nel tempo è ottima, unico neo: soffre le alte temperature, che possono essere motivo di degradamento. E il prezzo? In commercio se ne trovano su varie fasce, dai 2-3 euro al metro, fino a oltre i 6: a cambiare sono i carichi di rottura a parità di diametro.

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