Volvo Ocean Race: Groupama prosegue con un armo di fortuna, ma perchè i VOR 70 si rompono?

Volvo Ocean Race: Groupama prosegue con un armo di fortuna, ma perchè i VOR 70 si rompono?

Con l’incidente all’albero di Groupama non ci sono più concorrenti di questa Volvo Ocean Race che non abbiano avuto gravi avarie. La notizia dell’ultima ora dice che i francesi, in questo momento in porto a Punta del Este, proseguiranno verso Itajai con un armo di fortuna per cercare di completare al terzo posto questa tappa. All’arrivo per Groupama mancano poco più di 600 miglia, un obiettivo fattibile considerato che gli inseguitori potenziali, Camper, sono fermi in Cile a Puerto Montt per riparare una delaminazione. Ma cosa succede alle barche della Volvo Ocean Race?

 

I VOR 70 sono i monoscafi più veloci che l’uomo abbia mai progettato, in grado di volare sull’acqua a velocità impressionanti. Per ottenere simili performance i concetti chiave sono due: leggerezza e rigidità strutturale. Il solo materiale in grado di sviluppare al massimo questo binomio è il carbonio, con il quale sono interamente costruite queste barche, inclusi albero e vele. Il punto critico di questo materiale è al tempo stesso il suo maggior pregio e la sua maggiore carenza. Il carbonio come detto ha una grande rigidità, particolare che garantisce un sensibile aumento delle performance accoppiato alla leggerezza, ma che mette a rischio la struttura della barca quando subisce forti sollecitazioni. Il concetto è semplice: i colpi violenti che le prue dei VOR 70 subiscono sulle onde per non procurare danni devono essere scaricati. Ma per fare ciò occorrono dei materiali elastici, che per l’appunto sono in grado di scaricare le sollecitazioni, tutto il contrario del carbonio. Cosa succede a un grattacielo in Giappone se durante un terremoto la sua struttura non è sufficientemente elastica per attutire le oscillazioni? Probabilmente crolla. Un grattacielo è un pò come l’albero di una barca a vela, alto e sottile, che viene giù se la compressione dovuta alle sollecitazioni non viene assorbita dalla sua struttura. Vale la pena quindi ripensare le regole di costruzione dei VOR 70, rinunciando a qualche nodo di velocità per guadagnarne in sicurezza?

La soluzione dell’enigma darà filo da torcere nei prossimi mesi all’organizzazione della Volvo Ocean Race e ai progettisti che costruiranno le barche per la prossima edizione.

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