Audi MedCup 2011: intervista a Paolo Bassani, deck hand di Audi Sailing Team powered by ALL4ONE

Audi MedCup 2011: intervista a Paolo Bassani, deck hand di Audi Sailing Team powered by ALL4ONE

Il velista italiano fa un bilancio della stagione  nel Circuito Audi MedCup 2011: “Dopo Marsiglia siamo cambiati noi, ora l’obiettivo è il quarto posto.”

Audi MedCup: Paolo, un bilancio della stagione?
Paolo Bassani: “Bilancio generale direi un po’ negativo, perché in classifica non siamo messi bene, anche se i punti dal quarto sono pochi per cui tutto può cambiare in poche regate. L’aspetto positivo è rappresentato dalla vittoria nell’ultimo evento di Cagliari, abbiamo vinto anche bene dimostrando che la barca e l’equipaggio ci sono, e che se si regata bene qualche risultato positivo ancora si può tirar fuori.” Con una flotta così piccola se hai perso tanti punti nei primi eventi, poi non è immediato riguadagnarli, e pur vincendo una tappa siamo penultimi solo con Gladiator dietro. Il quarto ha comunque solo x punti di vantaggio su di noi, per cui basta arrivare due volte davanti con un paio di barche nel mezzo, e già hai recuperato i punti. Si tratta solo di regatare bene. Obiettivo minimo finale è il quarto posto, più avanti è dura.”

AMC: Cos’è cambiato dall’ultimo posto di Marsiglia alla vittoria di Cagliari?
PB: “Tecnicamente niente, a parte un po’ di modifiche ad alcune vele, importanti soprattutto per la velocità in poppa. Sulla barca abbiamo fatto qualche lavoretto, ma niente che potesse influire su un cambio di velocità della barca. Siamo cambiati noi, nel senso che abbiamo portato in modo diverso la barca, in più le condizioni erano favorevoli al nostro tipo di barca, con tanto vento e poca onda. Abbiamo regatato bene, tecnicamente, tatticamente e come approccio alla regata.”

AMC: Siete soddsfatti comunque della barca?
PB: “È una barca un po’ difficile da portare e da capire, e forse non è così performante in acqua come lo era sulla carta in fase di progettazione, è una barca estrema e quindi ci rimane qualche dubbio soprattutto in certe condizioni di vento leggero.”

AMC: Un pregio e un difetto?
PB: “Il pregio è che è molto potente nelle andature strette, si è visto in tutte le costiere. Il difetto è che con onda o poco vento ha più superficie a poppa, superfici un po’ strane, per cui è un po’ penalizzata.”

AMC: Un pregio e un difetto del vostro equipaggio, invece?
PB: “Beh, il pregio è che siamo un equipaggio tranquillo, anche nelle situazioni più difficili non c’è nessuno che abbia mai perso la calma o urlato. Difetto, forse che ci siamo fermati troppo a pensare alla barca, e abbiamo fatto brutte regate piene di errori nostri, non imputabili alle performance dello scafo.”

AMC: MedCup a parte, altri progetti per il 2011?
PB: “Con ALL4ONE oltre che a regatare mi occupo anche della gestione tecnica della barca, dei trasporti, della gestione dello shore team e delle spese, per cui sono impegnato a tempo pieno con loro.”

AMC: Del Circuito 2011 cosa ne pensi?
PB: “Sette-otto barche non sono tantissime, anche se lo spettacolo in acqua è comunque bello. Per la qualità della barca e per la qualità dell’organizzazione, è un circuito che meriterebbe almeno due-tre barche in più. Per quanto riguarda la 40 Series, è una classe nuova, era difficile aspettarsi più barche, forse nemmeno il cantiere sarebbe riuscito a costruirne di più. Per l’anno prossimo sono sicuro che aumenterà la flotta, anche perché il budget è minore, è sarà più semplice trovare nuovi armatori.”

AMC: Li hai visti in azione i Soto 40? Cosa ne pensi?
PB: “Li vedo regatare ogni tanto quando sono in acqua, è una barca davvero molto divertente. È abbastanza semplice di costruzione, e sinceramente devo dire che non mi piace molto esteticamente, ma ovviamente per barche non prototipi ma di serie, nelle quali si cerca di mantenere un costo non elevato, ci sta che alcuni particolari non siano così ‘high tech’ come sui TP52. Il risultato finale però è quello di avere una buona flotta competitiva, divertente per chi naviga e per gli armatori che ci spendono soldi. È una buona formula, merita di essere sviluppata bene.”

Photo: © Stefano Gattini_Studio Borlenghi/Audi MedCup

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