Alle ore 11:54:33 locali (le 00:54:33 GMT, le 01:54:33 in Italia), Maserati ha tagliato la linea del traguardo confermando la quarta posizione, senza riuscire così nell’impresa di centrare l’ultimo gradino del podio. Si conclude con questo risultato la 71a edizione della Rolex Sydney Hobart Yacht Race, una delle regate storiche internazionali più dure, la prova offshore più difficile della vela internazionale. Il Vor 70 italiano guidato dallo skipper Giovanni Soldini, ha percorso le 628 miglia che separano l’Australia dalla Tasmania nel tempo di 2 giorni, 22 ore, 54 minuti, 33 secondi.
A tagliare per primo il traguardo della regata è stato il 100 piedi statunitense Comanche, con un tempo di 2 giorni, 8 ore, 58 minuti, 30 secondi, in seconda posizione l’australiano Ragamuffin 100 (2 giorni, 19 ore, 47 minuti, 30 secondi) e lo statunitense Rambler 88 (2 giorni, 19 ore, 51 minuti, 42 secondi). Ragamuffin è riuscito a conquistare la medaglia d’argento nell’ultima porzione di gara.
Il fronte freddo, che ha sorprendentemente investito la flotta, ha scombussolato i piani dei vari team, determinando decine e decine di ritiri, tra cui Wild Oats XI e il VOR 70 Black Jack. La colpa, come dichiarato dallo stesso Soldini, va attribuita ai modelli di previsione che in questo caso non si sono rivelati attendibili.
A bordo di Maserati, insieme allo skipper Giovanni Soldini, un equipaggio internazionale di eccellenti velisti: gli italiani Guido Broggi, Matteo Ivaldi, Francesco Malingri, Corrado Rossignoli, Carlo Castellano; gli spagnoli Carlos Hernandez e Oliver Herrera; il monegasco Pierre Casiraghi; l’inglese Sam Goodchild; gli australiani Elizabeth “Liz” Wardley, Drew Mervyn Carruthers, Trevor Brown e il giornalista Nick Vindin, “ospite speciale”.