“Miracolato”: Franck Cammas racconta a Paris Match il grave incidente

“Miracolato”: Franck Cammas racconta a Paris Match il grave incidente

Ormai e’ solo un brutto ricordo. Franck Cammas ha vissuto momenti davvero tragici la mattina del 30 novembre scorso: un incidente che sarebbe potuto costargli il piede destro e l’intera carriera. Fortunatamente il peggio e’ alle spalle, ora, tornato a casa dopo la delicata operazione, ha concesso alla testata francese Paris Match un’intervista dall’eloquente titolo’ “miracolato”. Scongiurata la peggiore delle ipotesi ovvero l’amputazione del piede destro, la prognosi prevede un periodo di sei settimane con l’ausilio delle stampelle e il divieto assoluto di appoggiare la gamba a terra. Al termine, lo skipper francese si dedichera’ alla riabilitazine.

Ecco il racconto di quei drammatici momenti: “Alle 10.30 siamo scesi in acqua con i due GC32 alla Scuola Nazionale di Vela di Quiberon per un allentamento di circa cinque ore in vista della partecipazione alla prossima Coppa America di Groupama Team France. Intorno alle 13.30 abbiamo effettuato la partenza al top. Le imbarcazioni sono entrate nell’area di partenza ai due minuti dallo start. Successivamente avviene la manovra, ci si incrocia e si lotta per accaparrarsi la posizione migliore sulla linea per l’inizio della regata. Ho effettuato, proprio nei secondi finali, due cambi di traiettoria violenti e ampi per sistemare il mio time/distance verso la linea. Li’ ho perso l’equilibrio e ne’ la barra, ne’ una scotta mi tratteneva a bordo, cosi’ sono stato sbalzato fuori bordo dalla forza centrifuga. E’ stato come essere scaraventato fuori da un’auto con la portiera aperta durante una brusca sterzata. Mi sono rirovato in acqua, a sinistra verso poppa. Ho pensato immediatamente al timone, quell’appendice e’ come una lama di rasoio che trancia di netto tutto cio’ che trova dietro la barca. Con tutte le mie forze mi sono buttato indietro proprio per allontanarmi quanto piu’ possibile, mi sono trovato a solo un metro circa dallo scafo sinistro. Il timone e’ a forma di trovesciata e il mio piede destro ha quindi colpito la parte orizzontale, collocata venti centrimetri sott’acqua. Ho avvertito una coltellata alla caviglia, anche se sul momento non ho sentito particolare dolore. Terribile e’ stato vedere la tibia fuori dal piede che, a sua volta, pendeva dall’altro lato della gamba. In quel frangente ho pensato al peggio: perdere il piede. Intanto la barca si era allontanata e non ho potuto fare altro che gridare con forza e pregare che il gommone arrivasse prima possibile, come per fortuna e’ stato. Una volta a bordo mi sono sdraiato e ho cercato di allineare il piede con l’osso. Sono rimasto in acqua all’incirca un minuto, con il rischio di infezione. Fortunatamente arteria e tendine sono rimasti attaccati al piede che quindi non ha perso sangue”.

Grazie al sangue freddo del coach Bertrard Pace’, i soccorsi sono stati organizzati prontamente infatti a breve e’ arrivato l’elicottero che ha trasportato Franck Cammas al Policlinico Universitario di Nantes dove e’ stato subito sottoposto ad un delicato intervento chirurgico durato ben due ore, conclusosi nel migliore dei modi. Al termine dell’intervista, Cammas ha dichiarato di voler tornare “piu’ forte di prima”, ma ovviamente la sua ambizione olimpica puo’ dirsi svanita. Il grave incidente che lo ha visto vittima apre pero’ un importante capitolo sulla pericolosita’ della nuova Coppa America, su cui e’ doveroso riflettere al fine di prendere i giusti accorgimenti per l’incolumita’ dell’equipaggio.

Post source : Paris Match

Autore

Nata a Milano il 18 luglio 1976. Le mie passioni sono le barche, il calcio, i cavalli, la musica e la moda. Il mio amore è mia figlia, Ginevra. Adoro scrivete, lo faccio da quando ero una bambina

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