Trofeo Jules Verne: Sprindrift 2 doppia il primo Capo

Trofeo Jules Verne: Sprindrift 2 doppia il primo Capo

Dona Bertarelli, con il trimarano gigante Spindrift 2, ha doppiato il  Capo di Buona Speranza, il primo dei tre Grandi Capi della regata intorno al mondo. Francis Joyon con Idec Sport è in leggero ritardo, nonostante la partenza anticipata rispetto alla rivale, il giro del mondo senza scalo prosegue nel tentativo di battere il record fatto segnare da Peyron nel 2011 con Banque Populaire: ora Dona Bertarelli è in ritardo di circa 12 minuti per il primato assoluto del Trofeo Jules Verne.

Il trimarano ha attraversato la longitudine del Capo di Buona Speranza, il primo dei tre grandi promontori di questo viaggio intorno al mondo, ed è poi entrato nell’Oceano Indiano dopo aver superato Cape Agulhas. L’imbarcazione ha impiegato 12 giorni e 2 minuti per navigare l’Atlantico da nord a sud, dopo aver lasciato Ushant, in Francia, il 22 novembre, con una velocità media di 27,64 nodi. Rispetto al record fissato quattro anni fa dal suo predecessore e titolare del Trofeo Jules Verne sulla tratta Ushant – Cape Agulhas, Spindrift 2 è in ritardo di 12 minuti e 44 secondi.

Adesso inizia un tratto di mare parecchio insidioso, anche se piuttosto breve da attraversare, circa 5mila miglia, parliamo dell’Oceano Indiano. Il meteo sarà abbastanza benevolo, da quanto è stato comunicato, grazie a un anticiclone che si è posizionato in queste ore nella parte meridionale dell’Africa. Inizialmente questa zona di alta pressione potrebbe rallentare la navigazione del trimarano, ma a largo delle Isole Marion e Prince Edward, con il progressivo rafforzamento dei venti, Spindrift 2 dovrebbe ritrovare velocità superiori a 30 nodi.

Sono stati giorni duri per Sprindrift: l’imbarcazione ha perso quasi tutto il vantaggio di oltre mezza giornata accumulato al momento dell’attraversamento dell’equatore, rispetto al tempo record del Trofeo Jules Verne,  a causa di una tempesta al largo del Brasile.

Superate queste 5mila miglia potremmo fare un nuovo bilancio e cominciare a capire quali siano le reali possibilità di siglare un nuovo tempo record al Trofeo Jules Verne.

Foto: ansa.it

Paolo Bellosta

Autore

Articoli Correlati