Point-à-Pitre – Frédéric Denis a bordo del suo mini 6,5 mt 800 – Nautipark (Prototipi), ha vinto la Mini Transat dopo aver attraversato il traguardo al largo dell’Isola di Guadeloupe, alle 09:12:30 GMT (05:12:30 ora locale di Point-à-Pitre) di venerdì 13 novembre, dopo una traversata durata 12 gg 19h 2’ 30’’, coprendo una distanza di 3.230,79 miglia sull’acqua, 455 miglia in più rispetto alla distanza teorica, a una media di 10,52 nodi.
Vincitore incontrastato della Mini Transat Îles de Guadeloupe. Nonostante una sosta, non programmata, nella zona di Saint François, a seguito di un incrocio di rotta con un peschereccio, Frédéric Denis è riuscito a finire tranquillamente in testa la sua magnifica impresa.
“È un po’ irreale, quando sei lì in mezzo al mare e si avvicina il traguardo. Tutto a un tratto, sei circondato da barche che ti bombardano con flash e le luci accecanti. Si tenta di vedere le persone, ma non si vede nulla. Per questo ho finito con fiocco e randa quando avrei dovuto navigare con lo spinnaker. È stata un po’ una valvola di scarico finire a bassa velocità in questo modo. Sono felice, naturalmente, e orgoglioso; ho la sensazione che solo ora, per la prima volta, posso veramente gustarmi questa felicità”.
Frédéric Denis è riuscito ad imporre un ritmo incredibile in questa Mini Transat. “Abbiamo iniziato subito forte, con lo spinnaker andando a quasi 15 nodi, avendo a che fare con un mare terribile. La prima fase è aumentata progressivamente d’intensità e quindi siamo entrati subito nel vivo del gioco. È stato totalmente selvaggio, siamo andati un po’ troppo in fretta.
Ho avuto un sacco di piccole rotture, ma per fortuna (ci vuole anche quella) nulla che mi ha fatto perdere troppo tempo”. Un’esperienza fantastica per Denis che grazie a questa regata ha imparato a conoscere di più se stesso, come lo stesso afferma. “Penso che non sono mai andato così oltre, mi sono davvero spinto al limite E ‘incredibile: ho avuto momenti di euforia, e momenti di depressione”.
Michele Zambelli, splendido secondo – Secondo in questa seconda tappa della Mini Transat Isole di Guadalupa, Michele Zambelli che con il suo 788 – Illumia ha chiuso la sua avventura in 13gg 8h 42’ 49’’.
Durante la prima fase mi sono affidato alla mia intuizione. Ho immaginato l’andamento climatico, le strategie. Nella seconda fase, ho deciso di non farmi domande”.
“Al quarto giorno di navigazione si è rotta la drizza. In un primo momento, ho pensato che Transat era rovinata”. Afferma il romagnolo, che continua “Ho guardato le stelle, e ho pensato che ci fosse qualcosa sopra di me che mi ha spinto. Sono nel circuito dal 2009, questa è la mia ultima gara per la Mini.”
“Ho imparato un sacco di cose, tra cui che sono più forte di prima. Molte volte ho avuto cali di morale, ma sono sempre riuscito a mantenere la rotta. In questa Transat, mi sentivo molto forte”.
L’arrivo è stato in volata, con il francese alle costole. “L’arrivo non è stato un momento divertente. Luke stava dietro, ero stressato al traguardo. Ho avuto alcuni buoni tempi, ma non da essere così entusiasti. Il mio morale sta diventando sempre più stabile. Non è molto bello, ma è così che si vincono le gare”.
“La Classe Mini è stata una vera e propria scuola. In Italia vorrei costruire una struttura, creare vocazione tra i giovani. Ma ci vogliono risorse. Con il mio mini 788, mi sono divertito. Sapevo che se avessi attaccato, avrei potuto fare qualcosa di positivo. La prima cosa che faccio al ritorno in Italia è questo: tentare i giovani a navigare”.
Per il momento sono sei le barche giunte al traguardo tra i Prototipi. Al quarto posto Ludovich Mechin con il suo 667- Microvitae e 5° posto per Clément Bouyssou – 802 – Le Bon Agent – Bougeons l’Immobilier.
Nelle barche di produzione, il divario è tra Julien Pulvé (Novintiss) e Ian Lipinski (Entreprises Innovantes). Dietro di loro, Tanguy Le Turquais (TERREAL), terzo posto, ma ci sono quattro persone in competizione per i posti sul podio. Edwin Thibon (Cuore Fidèle) è sotto minaccia diretta di Edward Golbery (Les Enfants du Canal) e Armand Jacquelot (Noi Van). Charly Fernbach (Le Fauffiffon Hénaff), in settima posizione su un percorso leggermente più a sud, spera di unirsi alla battaglia. Il traguardo per le prime barche di produzione potrebbe essere durante la giornata di Domenica.
SERIE
1 Julien Pulvé – 880 – Novintiss: 257,4 miglia dal traguardo
2 Ian Lipinski – 866 – Entreprises Innovantes: 49.5 miglia
3 Tanguy Le Turquais – 835 – Terreal: 109 miglia
4 Edwin Thibon – 721 – Cuore Fidèle: 149,8 miglia
5 Edouard Golbery – 514 – Les Enfants du Canal: 150,2 miglia