Tempo di arrivi per gli skipper italiani alla Mini Transat: il primo a tagliare il traguardo di questa prima tappa a Lanzarote è stato Michele Zambelli che ha chiuso in dodicesima posizione, poi è toccato ad Alberto Bona, quattordicesimo a Lanzarote. La tappa è stata vinta da Davy Beaudart nella classe prototipi e da Ian Lipinski tra i serie.
Sempre tra i serie, il migliore italiano è Andrea Fornaro, tredicesimo, bene Roland Ventura ventiduesimo con una barca non recentissima. Federico Cuciuc, ripartito da Sada dopo i problemi tecnici, è a circa 400 miglia da Lanzarote. Andrea Pendibene, dalle notizie che arrivano, potrebbe riuscire a ripartire da La Coruna nelle 72 ore consentite dallo scalo dopo avere cambiato l’albero: sarebbe una grande impresa.
Andando ad analizzare la prima tappa di questa Mini Transat, fondamentale ai fini della classifica è stato l’approccio a Finisterre, la parte finale del’attraversamento del Golfo di Biscaglia ha portato con se una rotazione del vento da sudovest a nordovest: il leader proto Davy Beaudart e quello serie Ian Lipinski sono andati a cercarla con una traiettoria a nordovest, perdendo terreno inizialmente ma guadagnandolo poi quando sono partiti con il vento al lasco prima degli altri.
I proto italiani a differenza di quanto fatto da Beaudart, hanno optato per una rotta più diretta verso Finisterre, guadagnando inizialmente ma restando attardati quando è entrata la rotazione a nordovest che hanno preso dopo.
Per Andrea Fornaro è stata invece molto penalizzante la primissima fase: una nitte di grande bonacia, la prima, che gli ha impedito di impostare la sua strategia e lo ha costretto a inseguire fin dall’inizio.
Fatti questi bilanci, è tempo di guardare avanti e pensare alla seconda tappa di questa Mini Transat 2015, le oltre 2000 miglia che portano dritti in Guadalupe: gli skipper italiani hanno dimostrato di potere far bene, la speranza è di vedere una grande tappa d’attacco.
