Se non è il colpo del KO poco ci manca: Emirates Team New Zealand strapazza malamente Oracle Team USA in race 6 e 7 dell’America’s Cup Match, dimostrandosi superiore in tutto. Distacchi sostanziosi: 45″ in race 6, 1’5″ in una race 7 senza storia.
Oracle prova a cambiare, con Ben Ainslie alla tattica, ma riesce a guidare solo per due lati di race 6, con i kiwi incollati alla poppa. In bolina non c’è storia: la barca neozelandese è più veloce, e il tattico Ray Davies non ne sbaglia una. New Zealand vira ormai in maniera efficiente, cosa non facile sugli AC 72, e il duello di virate in bolina si traduce sempre in un vantaggio kiwi. A ciò si aggiunge una capacità di conduzione del mezzo leggermente superiore a quella di Oracle, che appare ancora un po’ sporca e non stabilissima.
Il tutto si tramuta in un 6 a -1 (ricordiamo la penalizzazione di -2 per Oracle), che è pesante come un macigno. Spithill prova a crederci: “Possiamo vincere ancora delle regate”, ma la sensazione è che l’America’s Cup abbia già fatto le valigie per la Nuova Zelanda.