Coppa America: che disastro Oracle, danni enormi sull’AC 72

Coppa America: che disastro Oracle, danni enormi sull’AC 72

Se il futuro dell’America’s Cup 2013 si doveva giudicare dalla prime uscite degli AC72, ci tocca dirlo, la vecchia brocca è messa male. La scuffia di Oracle in pochi secondi è costata al defender qualcosa come 8 milioni di dollari: ala distrutta, scafi danneggiati e per poco gli americani perdevano tutto il cat in mare. Proprio così, perchè ad aggravare la situazione dopo l’incidente, indenne tutto l’equipaggio, ci si è messo il vento, la corrente e le onde: l’AC72 rovesciato è stato spinto da una corrente impetuosa per miglia, fino in oceano aperto, dove le onde hanno letteralmente fatto a pezzi l’ala della quale non resta più nulla.

Il rientro in porto a notte fonda, con il catamarano semi affondato, e controcorrente è stato estenuante, al punto da che James Spithill è stato costretto ad affermare davanti ai microfoni: “Si è una battuta d’arresto”. La domanda è: chi, oltre al patron di Oracle Larry Ellison, può permettersi di bruciare 8 milioni di dollari con una sola scuffia? Le condizioni del vento prima dell’incidente erano quelle normali di S.Francisco, con le quali si correrà la futura coppa: 25-30 nodi e onda corta. Le preoccupazioni adesso crescono e sono più che legittime. Si dice che Team New Zealand e Luna Rossa abbiano lavorato molto sulle appendici per ottenere maggiore stabilità sul catamarano, un mezzo che resta comunque difficile da controllare. L’augurio è che la Coppa America 2013 non diventi una sfida ad eliminazione.

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