La tempesta che ha investito la flotta della Volvo Ocean Race sembra essersi placata, ma il
suo passaggio ha lasciato delle conseguenze. Due membri dell’equipaggio di Puma Ocean Racing, Casey Smith e Thomas Johanson, hanno riportato degli infortuni abbastanza seri durante le prime concitate 24 ore. Il primo è stato sbattuto violentemente sul ponte da un’onda improvvisa riportando una profonda ferita alla schiena, mentre per il secondo l’infortunio è stato una problematica lussazione alla spalla.
Come racconta lo skipper Ken Read, a bordo si è presa seriamente in considerazione la possibilità di deviare su Chatman Islands per sbarcare i due feriti, ma sono stati gli stessi Casey e Johanson a volere restare per non danneggiare il team, evitando una deviazione di circa 500 miglia. La spalla di Johanson è stata rimessa a posto grazie alle istruzione che l’equipe di medici, che affianca l’equipaggio da terra, ha fornito; adesso i due sono a riposo sotto coperta. Appare certo che verranno sbarcati a Capo Horn.L’emergenza a bordo di Puma sembra quindi passata ma Ken Read avrà due uomini in meno per le manovre e non è un particolare irrilevante.
Telefonica continua a guidare la flotta, seguita a poche miglia da Groupama, Puma e Camper. Sanya insegue a 39 miglia e Abu Dhabi, tornato in regata ieri dopo i problemi alla paratia, accusa un distacco di circa 400 miglia. La tappa più dura della Volvo Ocean Race è appena iniziata.