Che al Mondiale ISAF di Perth l’avesse proprio combinata grossa non c’erano dubbi: squalificato per avere praticamente assaltato un gommone di fotografi rei di averlo intralciato durante la regata. Ben Ainslie è stato però assolto dal tribunale disciplinare inglese e potrà partecipare alle olimpiadi di Londra. In fondo nessuno credeva alla sua esclusione dai giochi olimpici: il britannico è considerato, non a torto, il velista attualmente più forte a livello mondiale, e anche solo per un discorso di immagine non vederlo a Londra per la federazione internazionale poteva essere un autogol. Ma c’è di più.
Il super-campione inglese, svariate medaglie olimpiche e mondiali nel suo palmares, è stato recentemente ingaggiato da Oracle per la prossima America’s Cup, e guiderà un team satellite degli americani, “Ben Ainslie Racing”, durante gli AC World Series. Una squalifica sarebbe stata quindi un danno di immagine non irrilevante anche per Oracle, guidata dal magnate dell’industria informatica Larry Ellison.
Non dimentichiamo neppure il fattore marketing: grazie agli sponsor, Ainslie guadagna all’anno qualcosa come 500 mila dollari, senza contare gli introiti che arriveranno dalla Coppa America, sicuramente il velista attualmente più pagato.
Il fluoriclasse britannico non era nuovo a esternazioni violente: nel corso della sua carriera agonistica qualcuno probabilmente ricorderà il terrificante “I Kill you” gridato al nostro Luca Devoti durante una regata di un europeo Finn, anche li graziato dall’ISAF.
L’augurio è di sentire parlare di un campione di questo livello solo per i suoi gesti tecnici e per i meriti sportivi, e non per azioni che poco hanno a che fare con uno sport con lo sport.
