Bisogna ammetterlo: Team Telefonica è un passo avanti agli altri. Per trovare una barca in grado di vincere le prime tre tappe della Volvo Ocean Race occorre andare indietro fino all’edizione dell’ ’89-90 dell’allora Whitebread. Gli iberici chiudono questa leg3 in 12 giorni, 19 ore e 58 minuti, resistendo agli ultimi attacchi dell’ottima Groupama che arriva sul traguardo neanche due minuti dopo gli spagnoli, mentre Camper segue a circa 4 minuti. Quarto e quinto posto per Puma e Abu Dhabi attardati di qualche ora. Team Sanya proprio in queste ore è ormai a poche miglia dal traguardo.
Team Telefonica ha dominato questa tappa quasi interamente, dimostrando di essere un equipaggio completo in tutte le situazioni: poco o molto vento, andature portanti o boline infinite. Emblematico il commento di Iker Martinez sulla prova del suo team: “Io credo fosse la tappa più pericolosa che ho mai fatto con una barca. Lo stretto di Malacca con una barca da regata non è la strada più facile da fare e sono veramente felice che siamo riusciti ad affrontare situazioni molto difficili. È un sogno, e il nostro feeling è veramente alto”.
Anche Franck Cammas ha buoni motivi per gioire: Groupama dopo avere dimostrato di poter fare delle performance davvero ottime finalmente centra un risultato importante, scalzando Camper dal secondo posto di tappa: “Gli ultimi giorni sono stati molto difficili per l’equipaggio con tantissime manovre nelle ultime 24 ore e con un mare veramente grosso. Abbiamo fatto un ottimo lavoro nelle prime due tappe senza vedere risultati, ma adesso è arrivato questo secondo posto. La nostra confidenza con la barca è veramente ottima adesso, ma non so cosa potremo fare per battere Telefonica, forse tagliare le loro vele”?
Lo skipper di Camper, Chris Nicholson, dopo la conclusione della tappa ha molto meno humor del collega francese: “Noi volevamo e ci aspettavamo di fare meglio del terzo posto ma è una regata davvero difficile con i migliori team professionistici al mondo. Abbiamo passato lo Stretto di Singapore in quinta posizione e soo molto felice alla fine di avere chiuso al terzo”.
Telefonica si conferma quindi la barca da battere. Lascia i punti delle In-Port Race agli avversari ma sulle lunghe tratte si è dimostrata praticamente imbattibile. Gli avversari avranno appena il tempo di riposare qualche giorno e poi sarà nuovamente tempo di lavorare: il 19 febbraio parte infatti la terza tappa, destinazione Auckland, Nuova Zelanda. Tutti a caccia di Telefonica.