Global Ocean Race: Nannini impegnato nei preparativi in vista della terza tappa

Global Ocean Race: Nannini impegnato nei preparativi in vista della terza tappa

Da Wellington, Nuova Zelanda, a Punta del Este, Uruguay, per un totale di 6400 miglia passando per l’unico e inimitabile Everest della vela, Capo Horn: è questa la strada che aspetta gli equipaggi delle terribile Global Ocean Race, il giro del mondo in coppia, con scalo, sui Class 40, una barca di appena 12 metri.

Le notizie che arrivano dall’unico skipper italiano in gara, Marco Nannini, sono positive: il nostro atleta sta bene e si sta godendo qualche giorno di riposo dopo lo sfinimento della seconda tappa, in attesa che arrivi tutta l’attrezzatura necessaria per finire le ultime riparazioni al suo Financial Crisis, ed essere pronto per la partenza del 29 gennaio.

Questo il commento di Nannini: “Qui procedono i preparativi per la terza e più temuta delle tappe della Global Ocean Race che ci vedra’ affrontare l’Everest indiscusso della vela d’altura con il passaggio del mitico Capo Horn. Nelle scorse due settimane ho avuto modo di recuperare le energie dopo la dura tappa da Cape Town a Wellington, procedono i lavori per rimediare ai danni fatti durante le tempeste dell’Oceano Indiano anche se un po’ a rilento visto che il container della regata che ci segue con tutti i ricambi ed attrezzi non e’ ancora franco dalle stringenti ispezioni di dogana. Ne ho approfittato dunque per andare via due giorni fuori città e ammirare i paesaggi spettacolari di questo paese che con soli quattro milioni e mezzo di abitanti regala ancora angoli di natura incontaminata”.

Marco Nannini sulla sua Financial Crisis, nome obbligato data la mancanza di sponsor, avrà il compito di tenere alto il nome dell’altura italiana, anche se il solo fatto di partecipare  a una regata come la Global fa di un semplice velista un grande navigatore.

 

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