Global Ocean Race: le prime impressioni di Marco Nannini dopo la ripartenza da Cape Town

Global Ocean Race: le prime impressioni di Marco Nannini dopo la ripartenza da Cape Town

Non poteva esserci partenza peggiore per la flotta dei Class 40 impegnati nella seconda tappa della Global Ocean Race, da Cape Town a Wellinghton in Nuova Zelanda, il folle giro intorno al mondo in coppia su una barca di appena 12 metri. I tedeschi di Sec. Hayai, hanno infatti disalberato in una prima notte funestata da un vento di prua che ha soffiato fino a 40 nodi.

Marco Mannini, unico italiano in gara in coppia con Hugo Ramon su Financial Crisis , ha raccontato la prima notte al Giornale della Vela e basta leggere qualche frammento per capire la situazione: “ E’ stato un inizio molto duro, la stanchezza mentale accumulata durante lo stress dei preparativi pre-partenza mi hanno messo in ginocchio e tra ieri e oggi il morale e’ sceso bassissimo, mi sono trovato per la prima volta in vera difficolta’ e solo dopo un po’ di riposo sto ritrovando le energie per pensare lucidamente”. Li aspetta una tappa lunga 7500 miglia nei mari più tempestosi del mondo, i terribili Mari del Sud. A tal proposito la direzione di regata, considerato il forte rischio iceberg, ha imposto a tutti i partecipanti il divieto di andare oltre il 42mo parallelo, fissando così una “no-go-zone”. Basterà per preservare i piccoli Class 40 dalle tempeste dei Mari del Sud? Speriamo proprio di si.

 

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