La notizia della quasi certa partecipazione di Luna Rossa alla prossima America’s Cup porta una ventata di rinnovato interesse a una coppa che sembrava diventata solo un affare per pochi, e che rischiava anche di perdere l’attrazione sul grande pubblico. Il Team Prada nelle ultime edizioni è stato un protagonista indiscusso, che anche a livello di immagine ha reso molto a questa manifestazione. Sempre presente dal 1999 al 2007, Luna Rossa irrompe di prepotenza sulla coppa, mettendo per un attimo da parte i tanti dubbi che circondavano l’edizione del 2013.
Mentre sul web la notizia si espande a macchia d’olio iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sull’ormai prossima ufficialità della candidatura di Luna Rossa, dalle notizie che arrivano non mancano certo le novità e gli spunti di riflessione. A cominciare dal circolo che presenterà la sfida del team con a capo Patrizio Bertelli che, a sorpresa, sarà il Circolo della Vela Sicilia di Palermo, Presidente Agostino Randazzo. Grosso cambiamento rispetto al passato, quando i circoli scelti per le sfide di Luna Rossa furono lo Yacht Club Punta Ala e lo Yacht Club Italiano. Anche sull’equipaggio si assisterà a grosse novità a cominciare dal timoniere della nuova Luna: tutte le voci in giro sembrano portare al nome dell’inglese Ben Ainslie, talento di 34 anni che vanta un argento e tre ori olimpici. Una scelta probabile dato il rapporto di sponsorizzazione che già intercorre tra l’azienda italiana e il fuoriclasse britannico, che è uno dei nomi più quotati anche per le Olimpiadi di Londra. Poco si sa invece sulla nuova barca, a cominciare da chi sarà il progettista. Quello della progettazione sembra essere un nodo importante, dato che Prada essendo arrivato in scena solo in questo fine 2011 deve colmare il gap che lo distanzia dai team che già da mesi sono a lavoro per la realizzazioni dei nuovi AC 72, i giganteschi catamarani protagonisti della futura coppa. Probabile un aiutino da parte di Team New Zealand, che alla luce degli ottimi rapporti da tempo intrattenuti con gli uomini del Team Prada, potrebbe fornire parte delle sue conoscenze per garantire l’adeguato grado di competitività alla sfida italiana. Da non trascurare il fatto che una Luna Rossa competitiva non giova solo all’equipaggio italiano, ma l’intera Coppa America come detto ne riceverebbe un indubbio vantaggio in termini di immagine. Si preparino allora gli appassionati italiani perché, contro ogni aspettativa, nel 2013 si tornerà a passare le notti insonni, perché in California una nuova Luna Rossa rilancerà la sfida al trofeo più prestigioso della vela internazionali. E speriamo che, come nel 2000, gli americani imparino presto a temere il nostro silver bullet.