
Come applicare conoscenze e abilità tecniche durante la navigazione? In che modo matematica e fisica sono utili se ci si trova in alto mare? E, soprattutto, come fare a salvaguardare l’ambiente, godendosi la natura, senza danneggiare gli ecosistemi? A queste e ad altre domande si cercherà di rispondere durante “Navigare: arte, tecnica, rispetto dell’ambiente”, in programma Mercoledì 22 giugno alle ore 14,30 presso la Sala Consiglio di Facoltà del Politecnico di Torino in C.so Duca degli Abruzzi, 24.
Nonostante Il Politecnico di Torino non fornisca, all’interno dell’offerta didattica, un corso di laurea specifico in Ingegneria Navale, l’incontro ha l’obiettivo di dare spunti importanti su tematiche interdisciplinari, da sempre considerate di primaria importanza dall’Ateneo. In questo senso verranno approfonditi i temi della fisica applicata, del rispetto ambientale e delle fonti di energia rinnovabile e pulita, il tutto nell’ottica della navigazione a vela.
Intervengono:
– Giovanni Soldini: ecosostenibilità nella navigazione da diporto ed esperienze di un grande navigatore
– Carlo Pettinelli, Anthony Massobrio, CD-adapco: simulazione numerica e sperimentazione virtuale nella definizione della forma della carena e delle vele
– Paolo Maggiore, Politecnico di Torino: l’interfaccia aria – acqua e gli studi del prof. Lausetti
– Marco Bianucci, CNR: utilizzo responsabile delle risorse disponibili: la barca come metafora del mondo
– Gilberto Francesini, Azimut: progettazione e fabbricazione delle imbarcazioni da diporto nel rispetto dell’ecologia
– Renzo Porro: l’esperienza di scrivere un libro di divulgazione tecnica sulle manovre e la conduzione delle barche a vela.
Moderatore: Fabio Pozzo, La Stampa