
Dopo la prima tappa dell’Audi Med Cup 2011, alcune impressioni sul Soto 40. Barca introdotta quest’anno nel circuito Audi.
– Norberto Alvarez Vitale, presidente della Classe Soto 40 e owner-driver di Patagonia:
“Come probabilmente avrete visto in tv, le barche volavano, di poppa facevamo da 16 a 22 nodi senza sosta. E il vento è stato intorno ai ai 20-22 nodi per tutti i cinque giorni. I media sembrano essersi innamorati della barca e del concetto della classe basato sul controllo dei costi per gli armatori attraverso le regole della classe Soto 40. Anche i velisti e gli ospiti a bordo sono rimasti impressionati dalle velocità di poppa. Certamente ci sarebbe ancora molto margine su cui lavorare mettendo una vela A2 o A4, ma questo significherebbe avere un’aggiunta di 45.000 dollari sul budget. Una cosa che non vogliamo fare, perché non farebbe altro che spaventare le persone al momento dell’acquisto, allontanandole. Manovrare con 25 nodi di vento non è assolutamente un problema, visto che in Cile la flotta di 8 Soto lo fa ogni volta. Detto questo, serve sempre un’ottima coordinazione fra i membri dell’equipaggio. Di bolina le barche viaggiavano intorno ai 7.8 nodi di media, con un angolo di 34/35 gradi.”
– Kevin Sproul, tattico di Ngoni:
“La barca è veloce, stupenda, e a Cascais ha dato il meglio di sé. Eravamo per la prima volta nel Circuito Audi MedCup, e posso dire che tutto è stato organizzato alla perfezione, e grazie alla comunicazione il Circuito ottiene un seguito davvero notevole. Volevamo vincere una prova, e l’abbiamo fatto, e per essere sinceri è stata la prima volta in cui tutto è andato come doveva. Siamo partiti dove volevamo prendendo il bordo scelto, ed eravamo velocissimi di poppa. Sapevamo che sarebbe stato difficile, per cui ti rimane un’enorme soddisfazione quando fai bene il tuo lavoro. Certamente una delle cose importanti per il futuro della classe è che non è una di quelle classi in cui un armatore mette tanti soldi e si aspetta di vincere, i costi qui sono sempre sotto controllo, e questo è fondamentale per il futuro.”
– Agustin Zulueta, project manager di Iberdrola:
“Crediamo che i Soto 40 siano la classe perfetta per il Circuito Audi MedCup. Abbiamo regatato con venti forti e le barche non hanno avuto il minimo problema, con velocità difficili da raggiungere con barche di queste dimensioni, 40 piedi. È una barca abbastanza semplice da portare, ed essendo tutte uguali, è l’equipaggio a fare la differenza per ottenere le performance migliori. Nella prima prova di Cascais abbiamo addirittura raggiunto i 22 nodi di velocità! Gli armatori che decideranno di gareggiare con la flotta europea la adoreranno, e ci aspettiamo di crescere più della flotta del Sud America.”
– James Boyd, editor e publisher del The Daily Sail, ospite a bordo di Ngoni a Cascais:
“Il Soto 40 sembra un motoscafo. Andare di poppa a 20 nodi, come mi è accaduto con Ngoni, è davvero elettrizzante, con l’acqua che a volte passava sopra la prua. Credo che non fossimo tanto più lenti dei TP52.”
Photo: Cascais Trophy, 22 05 2011 © Stefano Gattini_Studio Borlenghi/Audi MedCup