Turismo con vista trivelle: i pericoli per le perle del Mediterraneo

Turismo con vista trivelle: i pericoli per le perle del Mediterraneo

Sblocca Italia o Sblocca Trivelle? Il dibattito va avanti, in maniera accesa, da mesi: un tema spinoso, da un lato le esigenze energetiche, dall’altra l’obbigo di tutelare uno dei tratti di mare più belli d’Italia il Canale di Sicilia e le sue perle.

Da che parte stare? Se lo chiedono anche gli abitanti di Pantelleria che, mentre promuovono la piccola pesca e le attività a KM 0 dell’isola, vedono sfilare all’orizzonte le chiatte che andranno ad estrarre idrocarburi a poche miglia dalle riserve naturali della zona.

Una puntata di report aveva aperto il dibattito anche sui possibili rischi dell’azione delle trivelle nel canale di Sicilia: enormi sache di gas sono nascoste appena sotto la crosta terreste, la perforazione di una di esse secondo gli studiosi potrebbe causare un vero e proprio disastro ambientale.

Il fabbisogno energetico del paese è un tema di fondamentale importanza, così come lo è la salvaguardia dell’ambiente e delle coste, per questo motivo il dibbattito proseguirà a lungo e tra i NO Trivelle c’è ache chi ipotizza la strada del referendum per bloccare il decreto. Resta anche da chiedersi se la strada delle trivelle e dell’estrazione di idrocarburi, risorsa finita, sia quella giusta per il futuro dell’Italia e per la salute dei cittadini e dell’ambiente: manca una strategia che valorizi le fonti rinovabili mentre si punta sul petrolio che ovviamente nell’immediato è la stradapiù facile. Un problema tutt’altro che vicino alla soluzione, con scenari internazionali carichi di incertezza per i rapporti difficili con l’est Europa.

Un video esemplificativo di come Pantelleria vive il problema:

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