
L’America’s Cup, pur con tutte le dovute polemiche del caso sulla gestione di questa manifestazione ultracentenaria, resta la frontiera dello sviluppo tecnologico applicato alla vela. Ancora una volta, e nel giro di poco tempo, lo sviluppo dei mezzi è un minimo comune denominatore dell’America’s Cup: a San Francisco abbiamo visto sfrecciare gli AC72 a oltre 42 nodi, performance simili che oggi vengono riproposte sugli AC45 F che esordiranno alle AC World Series.
Ma che barche saranno questi nuovi 45 piedi? L’impressione è che la loro gestione, per ovvi motivi di superficie velica minore, sia più semplice ma questo non significa che gli sforzi e la fatica per i velisti sia diminuita, anzi: gli equipaggi da 5 persone impongono sforzi fisici esplosivi e rapidi, una grande intensità durante tutta la regata che viene vissuta in apnea con l’equipaggio in assetto perfetto a 40 nodi sull’acqua.
Forse la chiave del succeso della prossima America’s Cup potrebbe essere proprio questa: le regate che piacciono ai giovani. Perché su questo punto Larry Ellison e Russel Coutts ci hanno visto giusto: quest’AMerica’s Cup può esere spettacolare e si, quest’America’s Cup potrebbe piacere al grande pubblico mentre già i giovani velisti guardano con entusiasmo al foiling.
Dalle immagini che propone Oracle Team Usa durante i suoi test possiamo immaginare quanto potranno essere avvincenti le regate che verranno: