Il campione dell’edizione del 2005 de La Solitaire du Figaro ha tagliato per primo la linea d’arrivo a Dún Laoghaire (vicino a Dublino) non solo per vincere la seconda tappa ma anche per prendersi la leadership nella classifica overall. Nicolas Lunven, il vincitore dell’edizione del 2009, è arrivato secondo e Adrien Hardy, che ha vinto questa tappa nel 2010, è arrivato terzo. Morgan Lagravière è stato il primo tra i rookie con la sesta posizione. Il primo tra i britannici, Phil Sharp, è arrivato 23° a solo un’ora dal vincitore.
La seconda tappa, 440 miglia da Caen a Dún Laoghaire (vicino a Dublino sulla costa est dell’Irlanda), è partita la scorsa domenica e ha impegnato per poco più di 65 ore il vincitore. Jérémie Beyou, ha strappato lo spi a due miglia dal traguardo, ma ha planato di poppa con una velocità media di 14 nodi che lo ha portato alla vittoria alle 10.15 di mercoledì mattina.
La tappa è stata molto impegnativa e le condizioni erano davvero ardue, con andatura di bolina attraverso i groppi di vento, una forte corrente di marea e canali rocciosi in partenza. Ma l’adrenalina ha fatto ritorno durante l’ultima notte in mare, quando le imbarcazioni hanno iniziato la navigazione di poppa dall’ingresso nel Mar Irlandese fino all’arrivo. La velocità media della tappa è stata di 6.7 nodi per un tempo di 65 ore 25 minuti e 16 secondi. E’arrivato all’arrivo esausto ed entusiasta.
Adesso i 46 skipper solitari stanno approfittando della quiete e dell’atmosfera rilassata di Dún Laoghaire per ricaricare le batterie dopo una tappa molto faticosa. Ognuno ha il suo modo per rigenerarsi… un bel massaggio, una pinta di Guinnes, qualche colpo sul green, un pò di jazz o una partita di rugby in tv.
Mentre gli skipper si riposano i velai e i tecnici a terra sono indaffarati a sistemare la barca prima della prossima partenza. Durante la seconda tappa sono stati danneggiati non meno di 24 spinnakers e 7 fiocchi…
La terza tappa partirà domenica 14 agosto: 475 miglia da Dublino a Les Sables d’Olonne in Francia.
Photo: Courcoux/Marmara – Le Figaro
