Ypsilon Marine Innovation: punta su innovazione e ricerca con il nuovo Y 54.5

Ypsilon Marine Innovation: punta su innovazione e ricerca con il nuovo Y 54.5

La Ypsilon Marine Innovation sceglie di entrare nell’ipercompetitivo mercato del diporto puntando sulla ricerca e sull’innovazione, abbattendo parte degli stereotipi che governano e vincolano l’attuale progettazione.

Risultato di tale approccio è la Y 54.5, un concentrato di novità, sintesi tra ingegneria e design.

La massima espressione dell’innovazione è nella “Carena Y” così denominata per le sue singolari forme. Gli obiettivi perseguiti sono l’aumento delle prestazioni in termini di resistenza al moto e, non meno importante, l’incremento dello spazio fruibile a bordo.

L’innovazione è nella presenza di un tunnel centrale immerso che ne interessa la parte addietro. Il tunnel, rispetto a carene convenzionali di pari volume di carena e lunghezza al galleggiamento, determina un aumento della larghezza media della figura di galleggiamento producendo, conseguentemente, un incremento della stabilità trasversale, una diminuzione dell’ampiezza dei moti di rollio, un aumento dei volumi interni. La sua presenza impone altresì l’installazione dei motori principali ad una distanza, rispetto al piano longitudinale di simmetria, maggiore rispetto a quanto accade su carene plananti convenzionali. Tale configurazione migliora ed aumenta la manovrabilità.

Nella sua parte prodiera la carena Y presenta, invece, una geometria simile alle carene convenzionali con una forma a V molto pronunciata. A questa sono demandate le caratteristiche di direzionalità e di tenuta in condizioni di mare formato.

La “Carena Y” esprime, in definitiva, un diverso concetto di carena planante. Le sue forme permettono di convertire durante il moto una significativa aliquota dell’energia cinetica relativa dell’acqua in energia di pressione sul fondo senza che questo presenti un angolo di incidenza positivo per tutta la sua estensione. Alla generazione di portanza così ottenuta non si accompagna la formazione di spray né di qualsiasi altra forma dissipativa. L’acqua incanalata nel tunnel, infine, ne riesce a poppa riducendo, con la sua energia residua, le perdite di scia.

Quanto appena espresso trova conferma nei risultati di prove in vasca navale eseguite su modello in scala. I riscontri ottenuti, correlati ai dati di potenza e consumi relativi alla motorizzazione scelta, mostrano inequivocabilmente le potenzialità del progetto.
Al mare è affidata la verifica finale.

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