Ebbene si! Esiste la giornata mondiale della traduzione. Suonerà sicuramente strano ai più, ma rappresenta una festività conclamata che si celebra il giorno 30 settembre. Il motivo? Molto semplice: il 30 settembre è anche la festa di San Girolamo, traduttore della bibbia dal greco antico al latino e considerato il santo patrono dei traduttori a partire dal 1953. Dal 1991, la giornata viene regolarmente celebrata grazie all’iniziativa della FIT (Fédération internationale des traducteurs) senza discriminazioni: i festeggiati sono membri di agenzie traduzioni del settore marketing, così come traduttori in proprio, oppure appartenenti a campi diametralmente opposti, come agenzie traduzioni tecniche e agenzie traduzioni settore finanza, per citarne solo alcuni.
San Girolamo viene rappresentato secondo due principali iconografie, entrambe legate alla traduzione della Bibbia latina: una lo raffigura in prossimità della grotta di Betlemme, in rinuncia degli onori cardinalizi e pronto a vivere la sua vocazione da eremita in attesa alla traduzione della Bibbia, mentre la seconda è intento nello studio della Scrittura, con la Vulgata in mano e l’abito cardinalizio (nonostante egli non sia mai stato cardinale in quanto la figura venne istituita in età altomedievale). Quest’ultima rappresenta il maggior sforzo del santo in vita. Nel 382 papa Damaso I lo insignì del compito di rivedere la traduzione dei vangeli e successivamente dell’antico testamento in ebraico, a soli 23 anni.
Il testo di Girolamo è stato la base per molte delle successive traduzioni della Bibbia, fino al XX secolo, quando per l’antico testamento si è cominciato ad utilizzare direttamente il testo masoretico ebraico e la Septuaginta, mentre per il Nuovo Testamento si sono utilizzati direttamente i testi greci. La Vulgata è ancora oggi il testo liturgico della messa in latino.