Fortunatamente non ci sono state conseguenze, ma a Pe’ahi, nelle Hawaii, abbiamo sfiorato la tragedia, abbiamo rischiato di raccontare tutta un’altra storia. Stiamo parlando dell’ultima tappa della World Surf League. Un’onda gigantesca ha travolto gli atleti, un muro di 15 metri che ha impegnato al limite alcuni dei surfer professionisti più forti al mondo.
Koa Rothman, è un surfer statunitense classe 1984, non parliamo certo di un atleta in erba: nel 2015 è stato incoronato Big Wave World Champion nell’ambito della Word Surf League.
Nelle Hawaii, però, non tutto è andato nel verso giusto, un cavallone di oltre 15 metri inizia ad accelerare: un’onda di quelle che ogni surfista sogna di incontrare, ma anche un’onda che bisogna affrontare con un filo di folle incoscienza. Rothman va in posizione per cavalcarla, come ha fatto miliardi di volte, e come spesso accade, succede l’imprevisto quando meno te l’aspetti. Sta iniziando la discesa dal muro d’acqua e qualcosa non va per il verso giusto: Koa si è appena messo in piedi, non passa nemmeno un secondo che la sua tavola si mette di traverso. Il ragazzo a quel punto non può fare nulla, se non sperare che tutto vada bene.
Le immagini colpiscono dritto allo stomaco, il corpo viene sbattuto via in maniera violenta e viene avvolto dall’oceano. Per decine di metri Koa Rothman continua in un body surf da brivido, prima di tornare a galla da questa marea oceanica. Tavola e surfista scompaiono per lunghi secondi, per riapparire poi dietro la schiuma, il ragazzo sta bene, muove un braccio e viene portato a riva dai soccoritori. Anche il motoscafo che lo trasporta in spiaggia ha difficoltà, ma alla fine tutto è andato bene, oltre ogni aspettativa.
Incredibilmente illeso e cosciente, come se nulla fosse, Koa Rothman risale sulla sua tavola, pronto per la prossima onda gigantesca.
