Itinerari in crociera: Favignana, una farfalla sul mare

Itinerari in crociera: Favignana, una farfalla sul mare

La grande farfalla sul mare. Così la definì il pittore Salvatore Fiume negli anni ’70. Il nostro viaggio parte dalla più grande delle isole Egadi, Favignana. Non vi racconteremo l’etimologia del nome (va bene, per gli appassionati della lingua latina il nome deriva da favonia, il vento caldo proveniente da Ovest) o cosa succedeva qui nel 1500. Vi racconteremo perché approdare proprio qui. Vi racconteremo storie di cannoli alla ricotta,  come pescare con Ziu Fofò e come ritrovarvi in nascondigli naturali.

Innanzitutto come approdare su quest’isola: ci sono due punti di attracco, Cala Principale (la banchina di Piazza Marina ospita 100 posti barca con imbarcazioni di massimo 7,5 metri di lunghezza, di cui 30 riservati alle imbarcazioni in transito). La testata Sud del Molo S. Leonardo offre posti barca a imbarcazioni di lunghezza compresa tra i 15 e i 60 metri che abbiano un pescaggio massimo di 5,5 metri. Questi ormeggi sono gestiti dagli Ormeggiatori Isole Egadi. La banchina commerciale permette l’ormeggio, dalle h 19.30 alle 07.30, a imbarcazioni che abbiano una lunghezza massima di 70 metri e che non superino i 6 metri di pescaggio. Il lato Ovest del moletto interno è riservato ai natanti di lunghezza superiore a 7,5 metri.  Gli ormeggi sono gestiti da La Darsena di Gigi e dal Marina di Favignana.

Se quest’isola è da anni sul podio delle più belle d’Italia un motivo ci sarà, ed è il mare, di un turchese commovente. Non solo. Sulla terraferma verrete suggestionati da intonaci bianchi e da finestre verdi e azzurre.

La Tonnara Ottocentesca

La Tonnara Ottocentesca

Non possiamo esimerci da queste gettonate raccomandazioni: visitate la tonnara ottocentesca perché entrerete nelle viscere di questa cultura. La spiaggia più rinomata è Cala Rossa, con la sua scogliera mozzafiato. Se amate le spiagge fini e dorate Lido Burrone, Cala Azzurra e i Calamoni potranno fare al caso vostro. Per tuffarvi scegliete Bue Marino (una specie di terrazza a picco sul mare), Cala Grande, Cala Rotonda, Grotta Perciata, Scivolo. Emozionatevi di fronte al tramonto di Plaia Punta. Le particolarità scopritele a Longa Preveto, un isolotto basso a 150 metri dalla riva dove fare snorkeling. Galeotta e Galeria sono isolotti di colore nerastro. Nei pressi di scoglio Palumbo si trova qualche relitto di imbarcazione. La Grotta dei Sospiri vi lascerà, manco a dirlo, senza fiato.

Cala Rossa

Cala Rossa

Se siete appassionati di immersioni la secca del Toro e la Galeotta vi mostreranno il senso più profondo della bellezza di quest’isola.

Il consiglio più utile comunque è: farsi amico un pescatore del posto, andare con lui a pescare il tonno, cucinarlo e offrirglielo per cena. La pesca turismo è l’evoluzione di questo consiglio spartano. E basterà avvicinarsi alla zona del porto per essere “caricati”.

Il Giardino dell'Impossibile

Il Giardino dell’Impossibile

Tra le attività di nicchia una visita al Giardino dell’Impossibile di Villa Margherita (www.villamargherita.it), parco ipogeo con ibiscus, roseti e piante tropicali, ma anche grotte e torri di tufo. Il castello di S. Caterina non è un capolavoro architettonico, ma il panorama da qui sì, della natura.

Cassatine, cannoli, brioches, cous cous e pasta con l’aragosta, tonno, pesce spada. I sapori qui sanno della genuinità della gente. Verso le 5.30 la tappa ai panifici è d’obbligo.

Volevamo essere anticonformisti ma il finale sui souvenir proprio non ce la facciamo a saltarlo: per conquistare la suocera uno scultura in tufo o una porcellana dipinta da mano. Gli amici invece apprezzeranno i prodotti della tonnara.

Fabiana Parisi

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