America’s Cup: battaglia totale, guida New Zealand ma Oracle non scherza

America’s Cup: battaglia totale, guida New Zealand ma Oracle non scherza

Se tutta l’America’s Cup organizzata dagli americani fosse stata spettacolare come le prime quattro regate della finale tra Oracle e Team New Zealand ci troveremmo davanti a un evento di enorme successo. Ciò che abbiamo visto in questa prima fase dell’America’s Cup match è uno spettacolo senza precedenti: dimenticate la noia della Louis Vuitton Cup con gli AC 72 lontani tra loro, la finale è tutta un’altra storia.

Oracle va veramente forte, in poppa forse anche più di New Zealand ma i kiwi non sbagliano nulla: 3 a 0 per gli uomini di Dean Barker con Oracle che ne vince una ma partendo da meno 2 per la penalizzazione dovrà vincerne ancora 2 per vedere muovere il suo punteggio. I kiwi sono sembrati superiori nella conduzione media della barca, con strambate pazzesche senza scendere mai sotto i 30 nodi di velocità. Più velocità per New Zealand anche in fase di virata. Oracle è apparso invece più veloce in poppa, con un VMG migliore, quindi complessivamente le prestazioni delle due barche sono piuttosto omogenee. Basta guardare le velocità medie delle regate per capire che questa volta saranno decisivi gli equipaggi: differenza minime, a vantaggio di una o l’altra barca.

La finale di questa America’s Cup pende verso Team New Zealand, anche per i due punti di penalizzazione degli americani, ma l’impressione è che Oracle ha tutte le carte in regola per giocarsela decisamente alla pari. La barca c’è, l’equipaggio americano, con tanti neozelandesi, non è da meno. Ne vedremo delle belle.Prossime regate in programma il 10 settembre.

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