La straorza, vero spauracchio per i velisti, è veramente un inconveniente così inevitabile e repentino? Partiamo dal presupposto che a monte di questa manovra indesiderata c’è un errore dell’equipaggio. A tutti però capita di sbagliare, anche ai più bravi: ricordiamo infatti anche una straorza rovinosa di Luna Rossa durante la Coppa America di Auckland del 2000, con la randa bloccata dalla volante dopo la strambata.
L’elemento indispensabile per domare la straorza è la lucidità: la barca si ingavona violentemente, il timoniere perde il controllo, ma se l’equipaggio sa gestire la situazione il fattaccio è recuperabile. Nell’ordine si può: filare la scotta spi sgonfiandolo, ma prima che la barca si stenda definitivamente sull’acqua, giocando quindi di anticipo; mollare il vang e filare tutta la scotta randa. Se la barca è partita definitivamente all’orza nonostante queste manovre non resta altro da fare che mollare alcuni metri di drizza spi e tornerà dritta permettendo al timoniere di poggiare. A quel punto basta recuperare la drizza e la corsa riprende.
Prendiamo spunto da un bel video del GS37 Zigo Zago per analizzare una delle possibili situazioni a rischio di straorza: la strambata. Zigo Zago naviga in poppa con vento fresco quando dal pozzetto chiamano la stramba al minuto 2.20.
La randa non viene richiamata verso il centro prima della stramba, fatto che acutizza lo sbandamento non appena la barca cambia di bordo, ma il problema più grosso si vede nella gestione dello spinnaker. La varea del tangone non si apre, probabilmente perche’ lo spi non è caricato sulle scotte e il braccio resta sotto pressione. Il contro-tailer molla qualche metro di braccio per facilitare l’apertura del tangone piuttosto che mettere in tiro la scotta, con il risultato che, non appena la varea si apre, lo spinnaker va fuori controllo. A quel punto il timoniere dovrebbe temporeggiare un attimo e attendere che il contro-tailer recuperi braccio o scotta di dritta per fare rigonfiare lo spi posizionandolo in maniera ottimale per il cambio di mura. Il timoniere invece stramba violentemente con una forte escursione della prua, e lo spinnaker si ritrova sulle nuove mura gonfiato all’interno dello strallo: la straorza è assicurata.