
La Transat Jacques Vabre 2011 si avvia verso la settimana finale. Di questa notte il primo verdetto: a vincere tra gli Imoca 60 è Virbac Paprec 3, della coppia Jean Pierre Dick-Jeremie Beyou. Gli Imoca e i Multi 50 sono ormai tutti in vista di Puerto Limon, avendo già superato i Caraibi.
Diverso il discorso per i Class 40 che, entrati in un deciso aliseo, dovrebbero aver superato il peggio ma sono ancora a oltre 2000 miglia dall’arrivo. Le previsioni meteo ufficiali diffuse dalla direzione di regata parlano di un aliseo deciso da est-nordest, con mare formato che dovrebbe spingere la flotta dei più piccoli a gran velocità. La nostra coppia Fantini-Stella su Hip Eco Blue, si trova stabilmente in ottava posizione e in questo momento sta battagliando contro Partouche dal quale si distanziano meno di 100 miglia. I nostri ragazzi dovranno fare i conti con una zona di instabilità posizionata sulla loro rotta, mentre le barche più a nord la eviteranno. Nell’ottica del duello con Partouche, gli italiani dovrebbero essere meglio posizionati rispetto ai francesi, e speriamo che il fatto di restare davanti ai rivali diretti porti un po’ di morale ai nostri due navigatori.
Nel frattempo in Italia cresce l’attenzione e il tifo per Hip Eco Blue; imprese come quella di Fantini e Stella fanno bene all’intero movimento della vela d’altura, portando una ventata di entusiasmo a un settore troppo spesso dimenticato. L’altura, e in particolare le regate oceaniche, rappresentano l’essenza stessa della vela, la massima espressione della navigazione. Non ci stancheremo mai di dirlo: qui non conta il risultato; conta arrivare a Puerto Limon, ormeggiare Hip Eco Blue, darle una pacca affettuosa, guardarsi indietro e ritenersi orgogliosi di avere attraversato l’Atlantico tra tempeste, bonacce, temporali e venti capricciosi. Coraggio ragazzi, l’arrivo non è più così lontano.