VolvoCup 2011 – Champions Cup: la strana coppia, Beverino e Ferin dal windsurf al laser SB3 per l’AICW

VolvoCup 2011 – Champions Cup: la strana coppia, Beverino e Ferin dal windsurf al laser SB3 per l’AICW

La VolvoCup, la Coppa Campioni della vela disputata quest’anno per la prima volta, dal 17 settembre scorso fino alla fine di ottobre 2011, ha visto tra i protagonisti ANDREA BEVERINO, vice campione italiano di Formula, e ANDREA FERIN, vice campione italiano di slalom, in rappresentanza della AICW aiutati nell’occasione da Enrico Strazzera, atleta di Cagliari che proviene dal laser. Ciascuna classe velica affiliata alla Federvela doveva infatti comporre un equipaggio di tre persone di cui almeno uno campione o vice campione italiano della propria classe e fare una serie di regate con la barca Laser SB3. Essendo una barca molto tecnica ha permesso a tutti gli equipaggi di confrontarsi armi alla pari. Il circuito nazionale Volvo Cup Laser SB3 iniziato a Numana, nel mese di marzo, conclude le sue tappe nella Riviera del Corallo.

Nel fine settimana del 21-23 ottobre i primi classificati di ogni classe velica italiana sono arrivati da tutta Italia nella Riviera del Corallo per la Coppa dei Campioni. Le regate si sono sviluppate su tre tappe con tre prove al giorno nella rada di Alghero.

“Una organizzazione perfetta – racconta Andrea Ferin – e una manifestazione simpatica. Le barche erano tutte uguali e le vele tutte nuove, quindi le prestazioni delle barche erano simili, abbiamo cercato di difenderci e salvare l’onore della AICW”. Come è stato gareggiare con il laser? “Una barca difficile, a metà tra la deriva e una barca grossa (circa 6 mt.), le manovre erano come quelle della deriva ma la fisicità dell’equipaggio qui contava niente dato che non ci si può sporgere, la chiglia è rigida e senza trapezzi. E’ stato difficile imparare in poco tempo. Per fortuna che c’era Enrico con noi che provendendo dal Laser ci ha dato una mano, quindi era un pò meglio preparato di noi”.

Alla fine come siete arrivati?
“Abbiamo avuto alti e bassi, quando il vento era costante siamo riusciti ad avere buoni risultati strappando anche un sesto posto in una prova. Erano presenti dodici barche. Sei prove nei primi due giorni, il terzo giorno gareggiavano solo i dodici finalisti. Alla fine siamo arrivati 19° su 24 barche, direi non male avendo messo dietro equipaggi abituati a gareggiare normalmente in barca grossa. Una gara divertente, tutta esperienza in più, alla fine quest’anno ho fatto veramentE di tutto, dalle barche grosse alla Barcolada di Trieste, alle tavole del windsurf e alle barchette”.

Anche per Andrea Beverino, da buon amante del mare, non era la primissima volta su una barca a vela:
“Anche se si trattava di di un tornado di classe olimpica, cosa ben diversa da una barca a vela vera e propria come quella che abbiamo usato. Ci è mancato il timoniere, eravamo solo in due e ci ha dato mano Enrico che però non aveva questa caratteristica. Inoltre non abbiamo nemmeno provato, siamo scesi direttamente in mare per gareggiare. In qualche prova in blina siamo passati pure terzi ma alla fine non è andata bene. Per fortuna il vento non era forte, ci avrebbe messo in ulteriore difficoltà”. L’agonismo di Andrea esce anche in una competizione non sua: “Anche se eravamo lì per divertirci io ci tenevo a fare bene e se il prossimo anno sarà possibile ci voglio tornare per essere più competitivi. Devo segnalare l’organizzazione perfetta della gara, pensate che la barca di appoggio ci faceva la pasta in acqua…”

Sono stati circa 100 gli sportivi che hanno animato il golfo cittadino con le spettacolari performance di regata, garantite dalle caratteristiche dell’imbarcazione. Giovanile, semplice e maneggevole il Laser deve il suo successo alla perfetta stabilità mantenuta durante la velocità di regate. L’’organizzazione logistica, curata dalla Mare Sardum, garantiva la perfetta sincronia tra le gare in mare e lo sviluppo dell’evento a terra. Fondamentale infatti l’accoglienza riservata ai regatanti e alle loro famiglie durante la permanenza in città. Alle regate erano affiancati eventi collaterali di tipo musicale e culturale che hanno permesso di trasformare l’evento sportivo in una vacanza completa. Durante le tappe previste in ottobre è  stato allestito il Villaggio Regata nella banchina sanità che ha permesso una promozione completa del territorio. E’ stato importante anche l’’accordo chiuso dall’’associazione di classe con la Moby che ha garantito uno sconto del 30 per cento su tutte le linee che traghettano a Porto Torres e ad Olbia e che ha permetterà di raggiungere Alghero con prezzi più accessibili, altrimenti svantaggiata per tale tipologia di eventi sportivi.

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