“Bari è una delle due città italiane selezionate dal Comitato promotore Roma 2024, presieduto da Luca di Montezemolo, quale possibile sede delle regate veliche per le Olimpiadi 2024“, questo il virgolettato del governatore della Puglia. Le dichiarazioni sono state rilasciate nell’ambito della conferenza tenuta riguardo alla possibile candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024.
Ne dà notizia il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che ha ricevuto “una nota ufficiale da Montezemolo”. Si parla solamente di un’ipotesi, ma la sola idea solletica molto Emiliano che si esprime in questi termini: “mi auguro davvero che l’Italia e la Puglia possano ospitare le Olimpiadi 2024, la cosa ci riempirebbe di orgoglio. Una grande responsabilità e un grande privilegio”.
Il sindaco della città, Antonio Decaro ha sempre cercato di favorire iniziative di questo tipo, dando il massimo sostegno e la massimo disponibilità, fin dalla sua elezione, avvenuta nell’estate del 2014. Anche in questo caso il primo cittadino pugliese non si smentisce: “Ospitare una manifestazione così importante come le Olimpiadi del 2024 porterebbe solo benefici a Bari. Sarebbe un’occasione per rinsaldare nuovamente il rapporto del nostro borgo con il suo mare. Se sfruttata in modo adeguato, parliamo di un’opportunità da non perdere, per questo l’idea di essere in lizza per un ruolo da protagonisti alle Olimpiadi del 2024 non può che riempirci d’orgoglio”.
Ora il Comitato promotore Roma 2024, con il sostegno del gruppo di lavoro della Regione Puglia, dovrà completare il dossier entro gennaio 2016 in vista dell’esame della commissione della Federazione internazionale vela (Isaf) e del Comitato internazionale olimpico (Cio), che dovranno scegliere in via definitiva la città italiana sede delle regate per le Olimpiadi 2024.
“È stata una corsa contro il tempo, l’architetto La Tegola ci ha consentito di superare una durissima selezione tra i più prestigiosi campi di gara italiani. Mi auguro davvero che l’Italia e la Puglia possano ospitare le Olimpiadi del 2024″, questa la chiusura di Emiliano.
Paolo Bellosta
