E’ una cerchia molto ristretta, un vero e proprio club esclusivo della vela mondiale. Solo tredici nomi nella Hall of Fame dell’ISAF, fra cui brillano due diamanti “made in Italy”: la grossetana Alessandra Sensini e Valen Mankin, nato in Ucraina e naturalizzato poi cittadino italiano.
Classe 1970, segno zodiacale acquario, diploma in ragioneria e una passione smodata per il vento e le sfide del mare. Alessandra Sensini e’ la donna piu’ importante del windsurf mondiale ed anche quella con in bacheca il maggior numero di medaglie olimpiche. Ben quattro medaglie in quattro edizioni consecutive: oro a Sydney 2000, argento a Pechino 2008 e due bronzi ad Atlanta 96 e ad Atene 2004. Nessuno mai ha vinto quanto lei. Tutto inzio’ nel 1987 con la vittoria nel Mondiale Juniores in classe Mistral e da allora e’ sempre stata fra le protagoniste sui campi di regata in tutto il mondo. Dopo i Giochi di Pechino lascia temporaneamente l’attivita’ agonistica per riprenderla nel 2010 con l’obiettivo dichiarato di prendere parte alla sua sesta olimpiade, Londra 2012. Con un nono posto conclude una carriera costellata di imprese che hanno impreziosito le pagine piu’ importanti della storia della vela mondiale. Al suo attivo anche due onoreficienze, quella di Commendatore e Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Ora la sua classe ma anche la sua tenecia e la sua grinta sono al servizio delle nuove leve della vela italiana. Personaggio molto apprezzato dal pubblico, si e’ candidata alle elezioni europee del 2009, nelle file del Partito Democratico, ha inoltre preso parte a un noto programma tv, Pechino Express, in coppia con il nuotatore Massimiliano Rosolino e di recente ha raccolto le sue imprese in un’avvincente biografia.
Nato nel nord dell’Ucraina alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, Valentin Mankin e’ uno dei piu’ grandi velisti di tutti i tempi grazie a tre medaglie d’oro olimpiche e una d’argento. Una passione nata in modo del tutto casuale: un giorno mentre passeggiava lungo il fiume Dnepr, si imbatte in un gruppo di velisti al lavoro su una barca. Si offre di collaborare e la sua vita prende una piega completamente diversa. Preparato ad hoc per le Olimpiadi di Roma del 1960 si vede negato il visto per motivi politici. Lo stesso accade nel ’64 nonostante sia di gran lunga il piu’ forte. Finalmente debutta ai Giochi del’68 alle regate di Acapulco, alla “veneranda” eta’ di trent’anni. Dopo sei regate e’ irraggiungibile e domina anche l’ultima prova. Quattro anni dopo ai Giochi di Monaco fa il bis. Nel 1976 e’ “solo” argento preoccupandosi del suo grande avversaio, lo statunistense Dennis Conner. Nel 1980, alle Olimpiadi di Mosca vince ancora, questa volta in classe Star. Ha 42 anni ma e’ in grande forma. Ma, la politica torna ad intralciare la sua carriera infatti nell’84, in risposta al boicottaggio americano ai GIochi di Mosca, l’URSS non prende parte ai Giochi Olimpici. Siamo alla fine degli anni ’80 quando grazie a un’intuizione dell’allora presidente federale Sergio Gaibisso, Mankin si trasferisce in Italia assumendo il comando delle squadre nazionali olimpiche. Non c’e’ stato atletta dell’ultima generazione, dalla Sensini a scendere, che oggi non lo rimpianga. Si e’ spento a 75 anni dopo aver combattuto contro una grave malattia.
Fra gli altri, nella “Hall of Fame” dell’ISAF, figurano i nomi di Dennis Conner, Peter Blake, Torben Grael, Harold Vanderbilt, Buddy Helges.
Classe 1942, Dennis Conner e’ il piu’ talentuoso velista a stelle e strisce. La sua bacheca e’ ricca di medaglie ad iniziare da quella di bronzo conquistata alle Olimpiadi del ’76. La fama mondiale e’ pero’ arrivata grazie alle quattro vittorie nell’America’s Cup, che gli sono valse il soprannome di Mr America’s Cup. Meritano d’essere ricordato che e’ stato anche due volte Campione del Mondo Classe Star.
Peter Blake nasce in Nuova Zelanda ed ha al suo attivo numerosi successi in America’s Cup con il team New Zealand. Skipper nel 1995 a San Diego e presidente del team nel 2000 a Auckland, vanta la prestigiosa vittoria nella regata intorno al mondo “Whitbread” nel 1989 e il trofeo “Jules Verne” nel ’94. E’ stato l’unico a partecipare alle prime cinque regate Whitbread. Una carriera ricca di successi con un finale noir: e’ stato ucciso dai pirati mentre si trovava a bordo del suo veliero.
Soprannominato Turbine e Mago del vento, Torben Grael e’ nato a San Paolo nel 1960. Ha conquistato cinque medaglie in altrettante edizioni dei Giochi Olimpici, da Los Angeles ’84 ad Atene 2004, dove e’ stato ancge portabandiera. E’ stato per ben sei volte Campione del Mondo. Nel 2000 ha vinto la Louis Vuitton Cup a bordo di Luna Rossa ricoprendo il ruolo di tattico. Ha poi preso parte alla sfida finale dell’America’s Cup del 2000 perdendo il duello contro il team New Zealand. Sempre a bordo di Luna Rossa ha partecipato alle edizioni del 2003 e del 2007. Fra i suoi successi, la vittoria nel 2009 nella Volvo Ocean Race e due medaglie ai giochi panamnericani: oro nell’83 e bronzo nell’87.
Figura d’altri tempi ma assolutamente attuale per grinta e determinazione, Harold Vanderbilt e’ stato pilota di aerei e scritttore oltre che velista di talento. Spentosi nel 1970 e’ passato alla storia della vela per aver vinto per ben tre volte la Coppa America ai tempi dei J-Class.
Figlio d’arte, e’ infatti erede di Harry, fondatore del glorioso cantiere americano, Buddy Helges si e’ distinto soprattutto per aver vinto la medaglia d’oro sul Soling nel 1972, dopo aver conquistato il bronzo nel 1964. Merita d’essere menzionata anche la spettacolare vittoria nella vela sui laghi ghiacciati.