Gli azzurri della vela si preparano ad affrontare un Olimpiade che sulla carta non li da tra i favoriti, ma nelle acque di Weymouth i nostri andranno per ribaltare i pronostici e confermare che la nostra vela è viva, come del resto abbiamo già dimostrato da assoluti protagonisti al Mondiale ISAF Youth di Dublino.
Andiamo a conoscere nel dettaglio tutti i nostri atleti, augurando loro tanto buon vento e un pizzico di fortuna che in un’Olimpiade non deve mai mancare:
Alessandra Sensini (RS:X Femminile): la capitana azzurra, una delle nostre più concrete speranze di medaglia, regata per entrare nella storia. Si tratta della sua sesta olimpiade: con quattro medaglie già vinte è l’unica donna ad avere raggiunto un traguardo simile, con la quinta sarebbe leggenda. Dopo i Mondiali ISAF di Perth, dove è apparsa piuttosto sottotono, ha recuperato forma e fiducia e arriva nelle acque della Manica ancora una volta nel novero delle favorite. L’Italia conta su di lei.
Giulia Conti – Giovanna Micol (470 Femminile): la Conti è senza dubbio una delle timoniere più forti della flotta olimpica e ha in Giovanna Micol una compagna ideale sia per affiatamento che come preparazione tecnica. A Pechino sono arrivate quinte forse più per la paura di non farcela che per la superiorità degli avversari. Il loro scoglio più grande è infatti a livello psicologico ma si può contare sull’esperienza: classe 1985 la Conti, 1982 la Micol, sono nel momento della loro carriera dove le paure iniziano a svanire e una medaglia sarebbe come la ciliegina: l’impresa non è impossibile.
Giuseppe Angilelle – Gianfranco Sibello (49er Maschile): il 49er italiano è la nota dolente della nostra Olimpiade: brucia ancora e anche tanto l’esclusione di Pietro Sibello ad opera del Coni che non ha certificato l’idoneità atletica al velista alassino per motivazioni ancora poco chiare. Pietro verrà sostituito da Giuseppe Angilella, timoniere palermitano classe 1984, ottimo atleta ma ancora all’asciutto di Olimpiadi e non con molta esperienza sul 49er. Toccherà a Gianfranco Sibello supportare il compagno più giovane con la sua esperienza: la medaglia è un’impresa ardua, ma una prestazione di rilievo è comunque alla loro portata.
Gabrio Zandonà – Pietro Zucchetti (470 maschile): O adesso o mai più. E’ il momento di stupire e tirare fuori gli artigli per Gabrio Zandonà, che da due anni a questa parte si è dedicato solo al 470 in vista dell’Olimpiade. I risultati recenti non sono stati eccellenti e Zandonà sa bene che il suo posto è molto più in alto di un decimo o quindicesimo. L’affiatamento con Pietro Zucchetti è ottimo e da loro ci si aspetta se non una medaglia, il traguardo non è impossibile, una prestazione di grande spessore.
Filippo Baldassarri (Finn): il quarto posto al Campionato Europeo 2012 ha dimostrato il livello di crescita di quest’atleta classe 1988, che difenerà i colori azzurri in quella che è senza dubbio una delle classi olimpiche più dure. Il grande Luca Devoti, suo allenatore, punta molto sul futuro di questo ragazzo che, se non già da Londra, può ottenere grandi risultati col proseguire della sua carriera. Il suo punto forte è il fisico: 100 chili di muscoli e potenza lo rendono l’atleta perfetto per esprimersi a grandi livelli sul Finn. L’esperienza manca, ma Baldassarri a Londra può stare tranquillamente nei primi dieci.
Francesca Clapcich (Laser Radial): la concorrenza è spietata, come normale in un Olimpiade, e la triestina è all’esordio. Ha dimostrato di avere grande tecnica ma le manca la continuità e l’esperienza per restare stabilmente nelle posizioni nobili della flotta. A Weimouth va per crescere ancora e migliorare il decimo posto al mondiale 2009, attualmente il suo piazzamento migliore.
Michele Regolo (Laser): a 34 anni ha coronato il sogno di una vita, disputare l’Olimpiade. La lotta per il podio è impari, ma Michele Regolo ha dalla sua la serenità che ti da la mancanza di pressione per il risultato. Può regatare in tutta tranquillità e giocarsi le sue carte per ottenere un buon risultato: stare nei dieci sarebbe un ottimo traguardo, fattibile.
Federico Esposito (RS:X Maschile): classe 1986, è all’esordio all’Olimpiade e quindi non ha nulla da perdere. Da il meglio con poco vento mentre a Weymouth quasi sicuramente ce ne sarà tanto. Non ha pressioni da risultato e può regatare anche lui in tutta serenità, sfruttando l’alto livello tecnico delle regate olimpiche per fare esperienza.