
Abbiamo pubblicato alcuni giorni fa il comunicato stampa ufficiale di Ucina che prendeva le distanze dall’iniziativa di alcuni operatori del settore vela di organizzare un salone alternativo al Marina Aereoporto di Genova; la delicata questione è andata avanti a nervi tesi e apprendiamo oggi dalle pagine del Giornale della Vela alcuni nuovi particolari.
Si tratta della lettera che gli operatori “dissidenti” hanno mandato a Ucina, Comune di Genova, Fiera di Genova e Regione Liguria, dove vengono motivate nel dettaglio le ragioni della scelta. Il problema centrale pare essere la gestione dei costi che una manifestazione dispendiosa come il Salone Nautico di Genova comporta. In un periodo dove il settore vela ha avuto un calo del fatturato che in alcuni casi è arrivato anche all’80% gli operatori si dicono obbligati a rivedere le loro strategie commerciali e puntare su soluzioni più funzionali. Su questo punto viene fatta anche una critica agli organizzatori del Salone Nautico per quanto riguarda i trasporti e i servizi in generale, che non vengono ritenuti adeguati per ospitare una manifestazione così importante.
La risposta dalla Fiera di Genova è arrivata presto, con un nuovo piano strategico per il settore vela, che prevede la realizzazione di uno spazio unico, al centro della zona portuale dove si svolge il Salone, dove riunire barche, accessori e cantieristica. Si tratterebbe quindi di un rilancio della vela al Salone, che tornerebbe a occupare un posto di primo piano nell’edizione 2012. Difficile però poter dire se sarà veramente così, il conflitto sembra ancora lontano da una soluzione.