Volvo Ocean Race: tempo di bilanci mentre gli scafi vengono scortati verso gli Emirati

Volvo Ocean Race: tempo di bilanci mentre gli scafi vengono scortati verso gli Emirati

Andata in archivio la prima parte della seconda tappa, per i sei team in gara nella Volvo Ocean Race è nuovamente tempo di bilanci.

Negativo quello di Team Sanya, che non porta a conclusione neanche questa tappa a causa della rottura di una sartia che ha provocato una compressione all’albero, avaria che ha costretto l’equipaggio a riparare in Madagascar per riparare il danno. Per loro la terza tappa sarà l’occasione del riscatto, anche se la classifica con due ritiri è ormai segnata.

Per Abu Dhabi e Puma, che avevano rotto l’albero durante la leg1, nessun problema tecnico ma solo il rimpianto di avere perso strada in alcuni momenti cruciali della regata. Il commento dello skipper di Abu Dhabi Ian Walker racconta infatti la rabbia per alcune occasioni sprecate: “Un quinto posto non aiuta molto a risalire in classifica, dove ci piacerebbe essere, e so che è una sensazione condivisa da tutti a bordo. Una cosa che non riesco a togliermi dalla testa è che i ragazzi hanno navigato molto bene, e che il loro sforzo non è stato ricompensato”.

Della stessa opinione anche il francese Franck Cammas, lo skipper di Groupama che ha chiuso quarto la sua seconda tappa: “Ѐ frustrante, perché fino a cinque giorni fa pensavamo di poter vincere. La zona delle calme equatoriali è stata brutta e siamo entrati in aree di poco vento. sappiamo ceh queste non sono le condizioni migliori per la nostra barca, ma di sicuro non abbiamo gestito bene la situazione. Forse dipende dal fatto che abbiamo cercato di recuperare con un’opzione che era troppo rischiosa. Penso sia stato un errore, dovremo essere più pazienti in futuro e non lottare sempre per il primo posto”.

Le barche in questo momento si trovano in acque segrete, a bordo di una nave che le trasporterà fino agli Emirati, dove torneranno in mare per lo sprint fino ad Abu Dhabi. Il rischio pirati è alto, e da alcune ore i Gps di bordo di ogni barca sono stati spenti, praticamente impossibile localizzarle. Mistero soprattutto sul porto dove è avvenuto l’imbarco e sull’identità della nave. Si sa solo che tutte le procedure di carico sono andate per il verso giusto, e gli equipaggi saliranno su una seconda nave che seguirà la prima con gli scafi a bordo. Arrivo previsto negli Emirati per i primi di gennaio, quando lo spettacolo della Volvo Ocean Race sarà pronto a ripartire.

 

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