Non si può certo dire che quest’edizione della Transat 6.50 sia fortunata per gli italiani: partiti in sette ne restano soltanto quattro in gara, è infatti notizia delle ultime ore il ritiro di Giacomo Sabbatini che da vari giorni stava lottando con problemi allo scafo e al timone dopo un urto con un oggetto sommerso. L’abbandono di Sabbatini si va ad aggiungere ai due disalberamenti, di Tiziano Rossetti e Andrea Caracci, costretti a fermarsi alle Canarie. Dei nostri restano quindi in gara tra i Serie Simone Gesi su Dagadà-Spirito di Maremma, attualmenta in 21° posizione a 2106 miglia dall’arrivo di Bahia, la terribile Susanne Beyer che si trova attualmente 28° con 2118 miglia ancora da coprire con il suo Penelope, e Sergio Frattaruolo su Bologna in Oceano in 42° posizione. Proprio quest’ultimo, a causa di un problema tecnico, era stato costretto a tornare a Tenerife per poi ripartire a tutta velocità all’inseguimento della flotta: impresa che sta cercando di portare avanti, essendo riuscito a mettersi alle spalle già due avversari. Tra i Proto resta invece a combattere con l’oceano Maurizio Gallo con Yak, attualmente solo 30° ma date le tante miglia davanti tutto può ancora accadere.
Il leader provvisorio della classifica generale è il francese Bertrand Delesne, che guida la flotta con il suo proto Zone Large a 1965 miglia dall’arrivo e chiaramente si trova anche in testa alla classifica dei prototipi. Per quanto riguarda i Serie sempre la Francia avanti con Mariette Benoit al timone del suo Odalys Vacances a 2046 miglia da Bahia. L’intera flotta sta per attraversare la zona dell’equatore e attualmente si trova a fare i conti con un vento molto leggero e ballerino, mai superiore ai 10 nodi. Con queste condizioni è facile che i cambiamenti in classifica siano molto variabili, con un gruppo di testa molto compatto e i leader provvisori che cambiano in poche ore. Non resta altro da fare che sperare nella clemenza di eolo e augurare un grande Buon Vento ai nostri ragazzi. Non mollate!
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