
Team Telefónica guidato dallo skipper Iker Martínez è stato il primo equipaggio a portare a termine la regata di prova della Volvo Ocean Race, che non assegnava punti, partita lo scorso venerdì e che si correva sul percorso da Alicante a Palma de Maiorca e ritorno. Le tre barche che hanno optato per una rotta più meridionale, Telefónica, PUMA e Team Sanya, passando a sud dell’isola di Ibiza, hanno avuto venti un poco più intensi e hanno tagliato la linea del traguardo questa mattina. Abu Dhabi Ocean Racing si è ritirato, mentre Groupama e Camper, rallentati da arie debolissime, sono giunti ad Alicante nel pomeriggio.
Team Telefónica, guidata da Iker Martínez, ha tagliato la linea del traguardo alle 05:45:24 GMT (le 07:45:24 ora locale) in prima posizione dopo aver coperto le 360 miglia della regata di prova, in condizioni delle più disparate, dai 25 noti della prima notte alla bonaccia più assoluta.
Sempre nella giornata di domenica sono arrivati anche gli altri team: PUMA Ocean Racing powered by BERG Propulsion, Team Sanya, CAMPER with Emirates Team New Zealand e Groupama sailing team, mentre l’Abu Dhabi Ocean Racing si è ufficialmente ritirato dalla prova.
Il momento cruciale della regata si è avuto nell’approccio all’isola di Ibiza, quando la flotta si è divisa in due con Telefónica, PUMA e Sanya che hanno optato per una rotta meridionale e hanno incontrato venti più sostenuti, mentre Groupama e Camper sono stati notevolmente rallentati a nord da brezze leggerissime.
Obiettivo della regata di prova era, secondo gli intenti del direttore di regata Jack Lloyd, mettere alla prova i vari procedimenti di sicurezza prima della partenza della Volvo Ocean Race 2011-12. Inoltre, i sei team impegnati nella prova, hanno potuto testare il corretto funzionamento dei sistemi di comunicazione di bordo che permetteranno, durante il giro del mondo, di ritrasmettere a terra foto, video, audio e testi.
Hanno detto:
Iker Martínez, skipper di Team Telefonica
“Non era una vera regata” ha detto modesto il velista spagnolo “abbiamo passato molto tempo ad effettuare i test di sicurezza e avremmo potuto perdere molto più terreno. Guardate quello che è successo a PUMA, se non avessero avuto problemi nella prova con il sistema di timone d’emergenza, avrebbero certamente vinto.” Secondo lo skipper spagnolo quindi il merito della vittoria va al suo equipaggio che ha condotto bene le operazioni di recupero di uomo a mare. “L’abbiamo fatto al primo tentativo e non abbiamo perso tempo.” Meno bene è andata con la barra di soccorso, che è stata danneggiata nella prova. “Quando dovesse essere necessario, è importante che non si rompa il sistema ausiliario di barra. E’ molto utile fare dei test.”
Benché la regata non assegnasse punti, Martínez ha confessato di essere felice per l’esito positivo del suo team: “Le previsioni meteo erano orribili… e così è stato, non c’era un filo di vento! Avendo effettuato bene le manovre di sicurezza ci siamo trovati in una buona posizione, e abbiamo scelto di passare a sud di Ibiza. C’era più aria e ci è andata bene.”
Ken Read skipper di Puma:
“E’ stato un esercizio utile finché il vento non è calato, rimanere lì utto il giorno ieri è stata un po’ una tortura. Per fortuna durante la notte è ritornata dell’aria che ci ha permesso di arrivare, ma per alcune ore la situazione sembrava negativa. Abbiamo imparato delle cose interessanti su di noi e sugli altri tea. Tantissimi salti di vento, quindi siamo felici di essere stati i primi ad arrivare a palma. Alla partenza non abbiamo navigato bene ma poi ci siamo rimessi in carreggiata. Ci siamo posizionati bene per prendere i salti di vento e abbiamo approfittato degli errori degli altri.
Una cosa che abbiamo imparato durante questa regata è che la comunicazione a bordo di PUMA è migliorata, un fattore molto importante. Abbiamo sempre saputo che tutte le barche sono veloci, e abbiamo avuto conferma che nessuno è da sottovalutare.
Lo shore team avrà molto lavoro da fare fino alla partenza della regata. I velisti si prenderanno otto o nove giorni di riposo e torneranno a casa. E’ da un po’ che non vediamo le nostre famiglie quindi sarà un buon break.”
Cameron Dunn, capoguardia su Team Sanya:
“Abbiamo verificato quello che stava succedendo e da dove sarebbe arrivato il nuovo vento e, quando abbiamo visto due barche andare a sud, abbiamo anche noi deciso di provare su quella rotta. Credo sia stata un’esperienza positiva per il team e la lezione più importante che abbiamo appreso è che seppur avendo una barca di vecchia generazione, se navighiamo bene e non facciamo errori potremo battere qualcuna delle barche nuove.”
Ian Walker skipper di Abu Dhabi Ocean Racing:
“Credo che tutta la regata sia stato un buon esercizio, nessuno prova in maniera sufficiente la manovra di recupero dell’uomo a mare, quella del timone di rispetto l’abbiamo fatta in condizioni difficili, con vento. E, a partire da quel momento la nostra regata si è complicata, siamo rimasti senza vento e praticamente fermi per diverse ore. Inoltre, abbiamo rotto dell’avvolgitore del genoa e le previsioni parlavano di un’aria leggera intorno ai sei nodi per il resto della regata. Per essere sincero abbiamo altre priorità. Quindi dopo aver portato a termine i test di sicurezza obbligatori, abbiamo deciso di ritornare ad Alicante in modo che lo shore team possa continuare con i lavori sulla barca.”
Chris Nicholson, Skipper di CAMPER:
“Sono state 24 ore davvero frustranti, ma fa tutto parte del gioco. La prossima volta dovremo affrontare le zone di vento leggero in una maniera diversa, vivendo si impara. Ma dire la verità mi sono divertito dal primo all’ultimo minuto. Ci sono pochissime cose che vorrei cambiare sulla barca e nell’equipaggio. Avevamo già fatto delle valutazioni su quando la barca sarebbe stata veloce e quando le prestazioni sarebbero state simili a quelle degli altri team. Fino a questo momento i nostri calcoli si sono dimostrati corretti, e siamo soddisfatti.”
La prima In-port della Volvo Ocean Race si terrà ad Alicante il 29 ottobre, prima della partenza della flotta per la prima tappa, verso Città del Capo il 5 novembre.
Photo: Ian Roman/Volvo Ocean Race